Obbligo Green pass e certificati medici, l'aumento è misurato

Cosa è successo sui luoghi di lavoro al termine della prima settimana con il Green Pass obbligatorio. Da una parte è accaduto che la stragrande maggioranza dei lavoratori, munita di certificazione verde in quanto vaccinata, si è racata a lavorare senza particolari patemi. Allo stesso modo non si registrano casi particolari di aziende o stabilimenti che abbiano evidenziato difficoltà nel gestire le rispettive moli di lavoro a causa dell’indisponibilità del personale assunto.

Dall’altra parte ci sono quei lavoratori, la minoranza in percentuale, ma comunque non pochi, che privi di greenpass, hanno provato evidentemente ad aggirare le norme che prevedono la sospensione non retribuita dal posto di lavoro per poi arrivare al licenziamento, presentando dei certificati di malattia e quindi si sono assentati per comuni motivi di salute.

Non ha caso i dati dicono che i certificati di malattia presentati ai datori di lavoro nei giorni scorsi sono in crescita, rispetto ai numeri della scorsa settimana.

Il primo giorno di obbligo di Green pass, venerd’ 15 ottobre, l’Inps ha segnalato un aumento di 17.340 lavoratori ammalati rispetto al venerdì precedente: 94.191 contro 76.851

L’incremento è stato del 18,3% tra i lavoratori pubblici e del 21,1% tra quelli privati. Lo stesso trend è continuato pressochè invariato per tutta questa settimana. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), ha invitato addirittura alla prudenza nell’analizzare i numeri visto che in questa stessa settimana, si è passati dal clima estivo a quello tipico autunnale e il primo freddo può averci messo lo zampino.invita comunque alla cautela, dicendo che i numeri di venerdì 15 ottobre non possono essere confrontati con quelli della settimana precedente “quando eravamo ancora in estate”