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Crescono gli acquisti immobiliari di nuda proprietà

classica chiave nella toppa di casa

Il 60,7% delle compravendite di nuda proprietà è stato finalizzato all’investimento

Quando si acquista casa, si da per scontato che l'acquisto comprenda sia la proprietà dell'edificio che la facoltà di utilizzo dello stesso, come abitazione o per affittarlo o altro uso che si voglia. Non è però un dato scontato visto che la nuda proprietà e l'usufrutto di un edificio costituiscono due aspetti differenti della proprietà. Aspetti che vengono sempre più scissi nel mercato immobiliare odierno. Tanto che, dall’analisi realizzata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sulle compravendite di nuda proprietà effettuate nel primo semestre del 2023 dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete, risulta che il 65,5% di chi vende lo fa per reperire liquidità, per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa.

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Nella prima parte del 2023 il 60,7% delle compravendite di nuda proprietà è stato finalizzato all’investimento da mantenere nel tempo. Si tratta di una quota in crescita rispetto ad un anno fa, quando si fermava al 58,8%. La nuda proprietà, infatti, permette di acquistare l’immobile a un prezzo più basso rispetto a quello di mercato ed è una formula apprezzata dagli investitori.

Gli acquirenti di nuda proprietà più attivi sul mercato sono quelli con un’età compresa tra 45 e 54 anni, che compongono il 36,1% del totale, mentre sono basse le percentuali di acquisto da parte degli over 65 e under 18. Nella maggior parte dei casi a comprare nude proprietà sono famiglie che compongono il 72,4% del totale, di cui il 37,9% ha figli: spesso, infatti, i genitori comprano la nuda proprietà per poi destinarla proprio a loro. In altri casi invece l’acquisto è concluso per garantirsi, negli anni a venire, un capitale da integrare alla pensione.

Bilocali, trilocali e quattro locali sono le tipologie più compravendute con la formula della nuda proprietà con percentuali che si attestano tutte intorno al 25%. Nella prima parte del 2023 le compravendite di tipologie indipendenti e semindipendenti si attestano al 13,4% del totale, quota in aumento rispetto al primo semestre del 2022, quando si fermava al 4,3%. Gli immobili venduti con la formula della nuda proprietà ricadono nella maggior parte dei casi in classi energetiche basse (E-F 77,8%), conseguenza questa dell’età avanzata dei proprietari che vivono in case datate, mentre quelli in classe energetica elevata (A e B) compongono solo il 3,7% delle compravendite.

Nel primo semestre del 2023 il 27,0% degli acquisti di nuda proprietà si è concluso grazie all’ausilio di un mutuo, mentre nel 73,0% dei casi la compravendita è avvenuta in contanti. La percentuale di acquisti con mutuo è in aumento rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda i venditori di nuda proprietà da segnalare che la maggioranza sono persone che vivono da sole, nel 65,5% dei casi, infatti, si tratta di single, vedovi, divorziati e separati. Nel 75,0% dei casi i venditori hanno un’età superiore a 65 anni.

14 Dicembre
Autore
Eugenio Scribani

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