Mazzette per chiudere un occhio su SIAE, un arresto a Latina
Nell'inchiesta della Procura della Repubblica anche 17 indagati a vario titolo
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, nell’ambito di un’attività d’indagine a contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale agli arresti domiciliari nei confronti di un agente mandatario della SIAE per diversi comuni della provincia (tra cui Terracina, Sabaudia, San Felice Circeo, Fondi, Priverno), in relazione alle ipotesi di reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità e auto-riciclaggio.
L’operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Terracina, che a seguito di complesse attività investigative hanno acquisito circostanziati elementi di prova in ordine a un sistema corruttivo posto in essere da un agente mandatario della Società Italiana degli Autori ed Editori, che vedrebbe a vario titolo coinvolti diversi titolari o gestori di esercizi commerciali o di ristorazione della provincia.
In particolare, secondo l’ipotesi investigativa il soggetto distraeva a proprio beneficio le somme ricevute a titolo di assolvimento dei diritti d’autore relativi a specifici eventi ricreativi o musicali, senza rilasciare alcun prescritto titolo autorizzativo né la relativa documentazione fiscale, accettando denaro o utilità varie dai relativi titolari o gestori delle attività, ai quali, in alcune occasioni indotti in errore in altre più consapevoli, lasciava intendere di garantire, con il suo intervento, il pagamento di importi inferiori rispetto a quelli effettivamente dovuti fornendo al contempo protezione dai controlli ispettivi; la posizione di alcuni gestori coinvolti, allo stato in tutto 17, denunciati a piede libero, è oggetto pertanto di ulteriori approfondimenti al fine di ricostruirne l’effettiva responsabilità.
Ad ogni modo, versando il procedimento nella fase delle indagini preliminari, la persona arrestata e i soggetti segnalati non possono essere ritenuti colpevoli fino al definitivo accertamento dei fatti con sentenza irrevocabile.
L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo, quale presidio della sicurezza economico-finanziaria, nel contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione.
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