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Commercio: partiti i saldi, ossigeno per i negozianti

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Dopo mesi di acquisti con il freno tirato, i commercianti confidano molto nei saldi per salvare gli incassi

Oscillerà mediamente tra i 120 e i 130 euro la spesa a consumatore nel periodo dei saldi estivi. Un importo che non riuscirà però a ribaltare l’andamento negativo delle vendite di abbigliamento estivo, in particolare negli esercizi tradizionali, come registrato dai rilevamenti dell’Istat sulla fiducia delle imprese del commercio al dettaglio.  A prevederlo una indagine condotta da CNA Turismo e Commercio alla vigilia della stagione dei saldi, che partirà domani e durerà fino a 60 giorni.

Il maltempo, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali, ha inciso in maniera pesantemente negativa sugli acquisti, rimandandoli in pratica al periodo dei ribassi. Non ha aiutato l’incidenza dell’inflazione e della perdita conseguente di potere d’acquisto delle famiglie. Questo andamento conferma l’appropriatezza della posizione di CNA Turismo e Commercio che ai tavoli ministeriali aveva chiesto un inizio ritardato dei saldi rispetto alla data del 6 luglio.  A “inquinare” il mercato anche gli sconti già introdotti da qualche settimana da piattaforme, grandi catene, marginalmente pure da negozi tradizionali.

Accanto ai classici saldi dei capi di abbigliamento e dei relativi accessori anche quest’anno saranno scontate altre tipologie di prodotti, dalle attrezzature sportive all’arredamento e perfino all’agroalimentare mutuando un comportamento diffuso da anni in altri Paesi. 

8 Luglio
Autore
Eugenio Scribani

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