Candidarsi non è un atto eroico
Il ministro degli interni Lamorgese: 'scongiurare rischio che un certo clima disincentivi l'impegno a candidarsi'
"Siamo in presenza di un tema complesso, che va affrontato lavorando in rete, in modo sinergico tra tutte le istituzioni coinvolte. Impegnandoci in un laboratorio di progetti e mirate strategie di intervento, prevenzione e contrasto". Lo ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese intervenuta alla presentazione dell'XI rapporto 'Amministratori sotto tiro' dell'associazione 'Avviso Pubblico' riferito agli atti intimidatori e di minaccia censiti nel corso del 2021 nei confronti di Amministratori locali e del personale della pubblica Amministrazione in Italia.
"Ognuno di noi deve avvertire la responsabilità di garantire serenità a chi svolge un servizio fondamentale per la vita della propria comunità e non deve essere costretto a farlo come se fosse un atto di eroismo: bisogna scongiurare il rischio che un certo clima disincentivi l'impegno e la partecipazione individuale, mettendo a rischio la vita e la professione di chi decide di candidarsi a certe cariche. - ha aggiunto Lamorgese - Anche la disaffezione al voto è un segnale importante, da contrastare, permettendo a chi si mette al servizio degli altri di farlo in tutta sicurezza".
Il ministro dell'Interno ha infine invitato chi resta vittima di atti di intimidazione e minacce a "denunciare, sempre, qualsiasi episodio: è questa la strada maestra per difendere i diretti interessati e la libertà di tutti noi".
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