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In Medio Oriente è caos, Iran attacca Israele

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Il ministro Esteri iraniano: 'nostra azione conclusa a meno di ulteriori ritorsioni Israele'

Quella contro Israele è stata "un'azione di autodifesa ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite", con la quale sono stati presi di mira "esclusivamente i siti militari e di sicurezza responsabili del genocidio a Gaza e Libano". Così ha giustificato l'attacco il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, che, in un post su X, ha ricordato come sia stato fatto "dopo aver esercitato un'estrema moderazione per quasi due mesi, per dare spazio a un cessate il fuoco a Gaza".

Ora, ha assicurato, "la nostra azione è conclusa a meno che il regime israeliano non decida ulteriori ritorsioni. In quello scenario, la nostra risposta sarà più forte e più potente". "I sostenitori di Israele hanno ora la responsabilità accresciuta di tenere a freno i guerrafondai di Tel Aviv invece di lasciarsi coinvolgere nella loro follia", ha concluso il ministro.

Circa 100 case nella città di Hod HaSharon, situata nel centro di Israele, sono state danneggiate dall'attacco missilistico iraniano avvenuto ieri sera.

Il capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, Generale Mohammad Bagheri, ha minacciato di colpire le infrastrutture di Israele, se le forze dello stato ebraico intraprenderanno ulteriori azioni di rappresaglia contro Teheran.

Se Israele "vuole continuare a commettere questi crimini o vuole fare qualcosa contro la nostra sovranità e integrità territoriale, l'operazione di questa notte sarà ripetuta più volte e tutte le loro infrastrutture saranno prese di mira", ha dichiarato Bagheri.

Ha inoltre descritto il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane - l'unità militare d'élite del Paese - come preparato operativamente a ripetere l'attacco missilistico condotto martedì contro Israele con "aumentata intensità".

2 Ottobre
Autore
Luciano Razzano

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