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Ha preso il via oggi il Maker Faire Rome 2021

Presentazione maker faire rome 2021

Tra intelligenza artificiale e biomeccanica in aiuto di chi è sottoposto ai lavori pesanti

C’è anche l’Inail nel nutrito gruppo di enti, aziende e istituzioni che da venerdì 8 a domenica 10 ottobre all’ombra del Gazometro Ostiense darà vita ai tre giorni di eventi, dibattiti e presentazioni di Maker Faire Rome, che dopo l’edizione esclusivamente online del 2020 torna anche nel tradizionale formato in presenza. Come ogni anno, a fare da preludio ai lavori sarà la conferenza di apertura in programma oggi pomeriggio, con ospiti di prestigio internazionale in diretta streaming. Il successo dell’edizione digitale di un anno fa ha convinto inoltre gli organizzatori a mantenere la rassegna anche online, grazie a una piattaforma dedicata divisa in canali tematici e a un canale principale sempre live, dal quale saranno raccontate tante storie di innovazione. Dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’economia circolare alla salute, dall’Internet delle Cose (IoT) al recycling fino alla data science e al design thinking, la IX edizione della manifestazione europea dedicata all’innovazione, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, promette di gettare luce sul futuro che ci aspetta.

L’intelligenza artificiale per un approccio “smart” alla sicurezza in azienda. Il ruolo dell’intelligenza artificiale per rendere più sicuro il lavoro sarà al centro dell’intervista a Carlo De Petris, in programma sul palco centrale di Maker Faire Rome alle 16,40 dell’8 ottobre. Il responsabile del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail, si soffermerà, in particolare, sui progressi compiuti negli ultimi anni, grazie al potenziamento della connettività e allo sviluppo di una grande varietà di sensori, di diversa complessità, per il monitoraggio e il controllo della sicurezza in impianti e aziende. La gestione dell’enorme quantità di dati raccolta attraverso questi sistemi “smart” per essere davvero efficace ai fini della prevenzione degli incidenti richiede, però, tecniche avanzate di intelligenza artificiale, insieme a data mining e machine learning, che offrono strumenti potenti per l’analisi e l’organizzazione di queste informazioni.

La valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico. Domenica 10 ottobre, alle ore 10,30, il medico ricercatore Adriano Papale presenterà le metodologie innovative utilizzate dal laboratorio di Ergonomia e Fisiologia del lavoro del Centro Ricerche Inail di Monte Porzio Catone per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico, da cui derivano malattie e disturbi muscoloscheletrici molto diffusi tra i lavoratori. I metodi attualmente più usati, pur presentando molti vantaggi (economicità, non invasività, rapidità di applicazione), hanno infatti anche dei limiti legati alla loro natura prevalentemente osservazionale (osservazione diretta dell’attività sul campo o attraverso la riproduzione di video), che li rende imprecisi e condizionati dalla competenza e dall’esperienza del valutatore. Le nuove metodologie di valutazione – quantitative, oggettivabili e ripetibili – utilizzate dai ricercatori Inail, permettono invece di identificare il rischio biomeccanico anche nei moderni scenari lavorativi, dove si sta sempre più diffondendo l’utilizzo di esoscheletri da parte degli operatori e la condivisione degli spazi con i robot collaborativi (cobot).

Sensori miniaturizzati e indossabili per la raccolta di dati in tempo reale. Attraverso l’utilizzo di sistemi di sensori miniaturizzati e indossabili, in futuro sarà possibile effettuare una valutazione strumentale quantitativa del rischio biomeccanico direttamente sul campo, grazie anche alla possibilità di trasferire in modalità wireless i dati acquisiti sul lavoratore. Il progetto Mela (Miniaturized sEmg for Lifting Activities), nato dalla collaborazione tra l’Inail e l’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, sta realizzando un sistema di sensori che presentano forme compatibili con gli indumenti da lavoro e tali da non interferire con la normale strategia motoria, utilizzabili in condizioni estreme e in assenza di cavi per monitorare in tempo reale il rischio biomeccanico al quale sono sottoposti i lavoratori.

Con Sense Risc i parametri ambientali e fisiologici sono sempre sotto controllo. La sensoristica è alla base anche di Sense Risc, uno dei progetti per la prevenzione di infortuni e malattie professionali che saranno presentati nello stand dell’Istituto, ospitato nel padiglione D di Maker Faire Rome. Promosso e finanziato dall’Inail per sviluppare abiti intelligenti, realizzati con tessuti ingegnerizzati per monitorare sia i fattori ambientali del contesto lavorativo (fisici, chimici, biologici), sia i parametri fisiologici del lavoratore (frequenza cardiaca e respiratoria, temperatura corporea, sudorazione), il progetto consente una valutazione istantanea del rischio di infortunio per il lavoratore, grazie alla tecnologia wireless e ad algoritmi biocooperativi innovativi. I sensori per agenti fisici, chimici e biologici, in particolare, sono basati su nanotecnologie e nanomateriali integrati in tessuti tecnici dedicati a specifici processi di lavorazione e messi in rete per mezzo di una piattaforma modulare multisensoriale indossabile.

Il progetto Mac4Pro per il monitoraggio degli impianti produttivi. Il progetto di ricerca Mac4Pro, cofinanziato dall’Inail e dalle Università di Bologna, Roma Tor Vergata, Messina e dal Politecnico di Milano, prevede invece lo sviluppo di reti di monitoraggio 4.0 integrate e modelli probabilistici avanzati per la gestione in sicurezza di attrezzature e impianti, strutture e infrastrutture sulla base di dati e informazioni sui processi di degrado e sulle condizioni operative riferite all’uso attuale e futuro previsto, attraverso controlli periodici e analisi in tempo reale. Questo tipo di monitoraggio non abbassa il rischio derivante dall’invecchiamento degli impianti produttivi, ma permette di controllarlo tramite opportuni alert che segnalano quando e dove è necessario intervenire.

In mostra i nuovi task dimostrativi dell’umanoide bambino iCub. Nello stand Inail si potrà inoltre assistere ai nuovi task dimostrativi dell’umanoide bambino iCub dell’IIT, piattaforma di riferimento del progetto triennale “ergoCub”, promosso dall’Istituto genovese e dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail per garantire il miglioramento costante dei livelli di salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di valutare, gestire e ridurre il rischio psicofisico dei lavoratori. Le basi di partenza dello studio sono la digitalizzazione, l’IoT e l’interazione tra operatori umani e robot, che caratterizza i processi produttivi negli ecosistemi industriali avanzati dell’industria 4.0.

I visitatori potranno sperimentare in prima persona gli effetti di alcol e droghe sulla sicurezza stradale. Attraverso l’attività esperienziale “Al lavoro - Scelgo la sicurezza stradale!”, che simula con visori speciali la condizione di alterazione psico-fisica dovuta allo stato di ebbrezza e all’uso di droghe, i visitatori dello stand Inail potranno sperimentare in prima persona le conseguenze di alcol e sostanze psicotrope su riflessi, equilibrio e percezione dello spazio, che rendono impossibili da eseguire attività semplici come seguire un percorso senza urtare i birilli, afferrare una pallina al volo o infilare una chiave nella serratura. La distorsione visiva, infatti, è tale che la valutazione delle distanze risulta più complicata e, di conseguenza, i movimenti sono più lenti e imprecisi, sono possibili sbandamenti e la sensazione di perdita dell’equilibrio, proprio come accade nella realtà.

Tra l’8 e il 15 novembre il Maker Learn Festival con i webinar su apnee notturne e cobot. Dopo la giornata conclusiva del 10 ottobre, tra l’8 e il 15 novembre la manifestazione proseguirà online con il Maker Learn Festival, un ricco programma formativo e informativo composto da più di 100 webinar. Due quelli proposti dall’Inail: uno, a cura del Dimeila, dedicato alla sindrome delle apnee notturne, che rappresenta la più frequente causa medica di eccessiva sonnolenza diurna, fattore determinante per molti incidenti stradali, l’altro sull’utilizzo della robotica collaborativa in azienda, in cui saranno illustrati gli ultimi sviluppi delle attività di ricerca che il Dit svolge in collaborazione con l’IIT, dal robot teleoperativo, in grado di sostituire la presenza di operatori umani in scenari ad alto rischio, all’esoscheletro, che riduce l’affaticamento muscoloscheletrico nella movimentazione manuale dei carichi. 

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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