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Italia, due pareggi in due gare non possono bastare

Ciro Immobile con la maglia bianca dell'Italia

In chiave qualificazione ai Mondiali diventa cruciale la prossima sfida con la Svizzera a novembre

Due pareggi su due per la Nazionale di Roberto Mancini in questa finestra di Qualificazioni Mondiali. Cosa è successo agli azzurri? Niente, sono gli stessi di Euro 2020. O meglio, l’Italia che ha pareggiato a reti bianche con la Svizzera è la stessa degli Europei solo con un pizzico di fortuna in meno che ha determinato uno 0-0 lì dove, come a Roma, sarebbe potuto essere tranquillamente 3-0 per gli Azzurri.

Contro la Bulgaria invece qualche problemino più serio c’era stato, soprattutto nell’atteggiamento messo in campo. Ma è anche comprensibile perché dopo oltre un mese di celebrazioni agli eroi di Wembley, quegli stessi protagonisti si sono probabilmente sopravvalutati un po’.

Soprattutto si erano scordati che per arrivare ad alzare la Coppa, avevano dovuto sudare in ogni minuto di ogni gara anche più dei loro avversari visto che a livello tecnico l’Italia non è certo la più forte.

Ma il secondo pareggio in altrettante gare di qualificazione, è il quarto consecutivo rimediato da Bonucci e compagni, dopo quelli in semifinale e finale a Euro 2020 dove però i rigori ci avevano premiati.

Con la Svizzera il dischetto ci ha invece tradito, perché se Jorginho non si fosse lasciato ipnotizzare da Sommer, probabilmente saremmo stati qui a parlare di un altra partita e con toni decisamente più trionfalistici. 

Jorginho però il rigore ad inizio ripresa lo ha sbagliato, così come lo hanno sbagliato tanti altri campioni prima di lui e non è questo rigore che farà pendere l’ago della bilancia dalla sua parte o meno in fase di assegnazione del Pallone d’Oro 2021. I rigori li sbaglia chi li calcia, non chi li guarda e basta.

Tanti altri ne ha segnati in carriera e in una stagione in cui ha guidato prima il Chelsea alla vittoria in Champions League e poi l’Italia alla vittoria europea. Chiedergli di più. Sarebbe ingeneroso.

Per quanto riguarda il cammino degli Azzurri verso la qualificazione diretta ai Mondiali, non cambia poi troppo.

Se da una parte è vero che la Svizzera ha mantenuto il distacco a quattro punti e avendo due gare da giocare in meno dell’Italia, potrebbe riportarsi avanti, dall’altra è vero anche che c’è il match di ritorno con gli elvetici, a Roma, a Novembre; e lì la Nazionale potrà riprendersi il primo posto e il pass per Qatar 2022.

Magari trascinata dai gol di Ciro Immobile; a proposito, basta criticare Immobile, ovvero uno che segna più di 20 gol a campionato ormai da anni. Se non segna in Nazionale, il problema non è il suo valore, semmai il modo in cui viene impiegato, proprio come dicono i laziali.

Un’ultima considerazione puramente numerica: anche se con un altro pari, l’Italia stabilisce il record mondiale di 36 partite utili di fila e consegna la Nazionale campione d’Europa alla storia del calcio.

 

 

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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