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Nobel per la Medicina 2021 a sorpresa, il CNR plaude la scelta

Il Premio Nobel

La Giuria premia due ricercatori che si sono concentrati sui neuro ricettori di caldo e freddo e del tatto

Se in molti si aspettavano il Nobel per la Medicina assegnato a chi in prima linea ha affrontato il Covid, la giuria del più ambito dei premi ha spiazzato tutti assegnando il riconoscimento a David Julius e Ardem Patapoutian per la scoperta dei recettori neurali nelle terminazione nervose umane. Il primo ha concentrato la sua attenzione sui ricettori per la percezione del freddo e del caldo, il secondo su quelli della pressione esercitata.

L’assegnazione è stata commentata da Rosa Maria Vitale, ricercatrice dell’Istituto di chimica biomolecolare (Cnr-Icb),

“I recettori di membrana TRPV1 e il TRPM8, veri e propri sensori cellulari, possono essere considerati lo yin e lo yang della termorecezione", spiega Rosa Maria Vitale, ricercatrice dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr, relativo all’assegnazione del Premio Nobel per la medicina 2021 a David Julius e Ardem Patapoutian.

“Il primo è associato alla sensazione del caldo e viene attivato da sostanze che evocano tale sensazione come la capsaicina, il principio attivo del peperoncino, mentre il secondo media la percezione del freddo ed è attivato da sostanze, come il mentolo, che veicolano chimicamente la sensazione del freddo. Alla scoperta fondamentale alla base dell’attribuzione del premio Nobel, di come le cellule trasformino segnali meccanici quali la temperatura e la pressione in segnali chimici ed elettrici, che poi vengono letti dai neuroni periferici, sono seguite ulteriori scoperte sulle funzioni di questi recettori. In particolare, sono state identificate - con il fondamentale contributo del gruppo di ricerca dell'Istituto di chimica biomolecolare (Cnr-Icb) coordinato da Vincenzo di Marzo e da Luciano De Petrocellis, con il quale collaboro da diversi anni - alcune sostanze endogene, cioè prodotte dal nostro organismo, sintetiche e ottenute da fonti naturali, in grado di legarsi ed attivare, anche a livello del sistema nervoso centrale, questi recettori-canale, divenuti così importanti bersagli per sviluppare nuovi farmaci per una serie di malattie e sintomi, quali il dolore neuropatico, i processi infiammatori e il cancro.

Sicuramente l’attribuzione del Nobel alla scoperta dei recettori termici e meccanici, insieme alla loro recentissima caratterizzazione strutturale, imprimerà una nuova spinta a questo tema di ricerca”, ha affermato la ricercatrice.

2 anni fa
Foto: wikimedia
Autore
Luciano Razzano

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