Il ritiro di Carini, la sconfitta dello sport
Un colpo al volto sferrato dalla Khelif è bastato a frantumare i sogni olimpici dell'azzurra
Una manciata di seccondi, un paio di colpi e quindi il ritiro. L'incontro di Angela Carini nella boxe femminile alle Olimpiadi è durato poco e si è concluso con l'atlleta azzurra in lacrime in ginocchio al centro del ring. L'arbitro non ha potuto far altro che sancire la vittoria di di Imane Khelif. All'atleta algerina sono bastati due pugni. Ma cosa è successo veramente? La Carini ha dichiarato di aver sentito un dolore troppo forte per non pensare alla sua incolumità, alla sua famiglia e scegliere quindi di mettere fine al match con un ritiro. La "chiacchierata" avversaria è però davvero così forte? O nasconde un segreto? Ebbene non è un'atleta trnsgender in quanto è nata bambina ed è cresciuta tale. Sicuramente è androgena e nel corso della sua carriera ha avuto in alcuni momenti problemi legati al livello di ormoni. Ma non è stata mai un iron woman visto che il suo palmares parla di vittorie e sconfitte. Di altre atlete che negli anni l'hanno menata sul ring. A questo punto c'è da chiedersi semmai perchè la poliziotta italiana abbia scelto un ritiro che sembra più legato ad un ko nervoso.
1 Agosto
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