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Sanità: gli Ordini dei Medici plaudono il Governo Meloni

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Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale: “Bene su liste attesa, il Sistema Sanitario Nazionale torna tra le priorità del Governo”

Di certo non è tutto risolto e la sanità pullica continua a fare acqua su più fronti, partendo dalle lunghe liste di attesa fino ad arrivare alla presenza di presidi di sanità locali, ma la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici apprezza il cammino intrapreso dal Governo Meloni e gli indirizzi dati per riqeuilibrare il Sistema Sanitario Nazionale. “Mettere la sanità tra le priorità di una Manovra economica per preservarla e rafforzarla, è un cambio di passo importante. Significa che il presidente Meloni e il Governo da lei guidato hanno a cuore il Servizio sanitario nazionale e vogliono garantire a tutti i cittadini una sanità pubblica efficace ed efficiente, secondo i principi costituzionali. È una decisione che segna un’inversione di rotta e frena la deriva verso il privato, che deve integrare e sostenere il servizio pubblico, non sostituirlo”. Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, commentando le parole della premier durante la trasmissione 'Dritto e Rovescio' su Retequattro. 

"Ha ragione il ministro della Salute Orazio Schillaci - continua Anelli in una nota - quando afferma che il vero nodo sta nella perdita di attrattività del nostro Servizio sanitario nazionale nei confronti dei medici e dei professionisti. Puntare sui medici è dunque la risposta per rendere i sistemi più efficienti e per abbattere le liste di attesa. E vuol dire non solo investire sui professionisti ma anche attribuire loro un nuovo e più ‘pesante’ ruolo nella governance dei sistemi sanitari. Ringraziamo quindi il presidente Giorgia Meloni per la sensibilità e la fermezza - conclude - e incoraggiamo il Governo in questa svolta che, mirando all’abbattimento delle liste d’attesa, punta sui professionisti".

"Il Ssn, infatti, oltre ad assolvere la sua funzione primaria di prevenzione e cura, è di fatto un motore dell’economia nazionale. La domanda di beni e servizi attivata dalla spesa sanitaria si irradia nel resto del settore economico, amplificando il valore di produzione delle imprese, con benefici significativi sull’occupazione, sul valore aggiunto e sul Pil nazionale".

E per quantificare il valore anche economico del nostro Ssn - informa la nota - in occasione dei 45 anni dalla sua istituzione, la Fnomceo organizza, il 23 e 24 ottobre a Roma, un convegno ad hoc. "Sarà una grande festa – spiega ancora Anelli – ma sarà anche l’occasione di valutare lo stato di salute del nostro Ssn, metterne in luce criticità e punti di forza, misurarne il valore economico e sociale e stimare la percezione che ne hanno gli italiani".

Su quest’ultimo obiettivo si focalizzerà un’indagine demoscopica condotta dall’Istituto Piepoli su cittadini e medici. A misurare gli effetti economici degli investimenti in sanità sarà invece il Censis, che presenterà i risultati del Rapporto “Il valore economico e sociale del Servizio sanitario nazionale – Una Piattaforma fondamentale per il Paese”, che ha studiato gli impatti economici e occupazionali – diretti, indiretti e indotti – della spesa sanitaria pubblica. L'appuntamento, il 23 e 24 ottobre, è a Roma, presso la Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, per celebrare “I 45 anni del Servizio Sanitario Nazionale, un’eccellenza italiana”.

1 anno fa
Autore
Luca Morazzano

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