La Festa Medievale al via a Fossanova va a gasolio
Una decina di potenti gruppi elettrogeni forniranno l’energia necessaria aggiungendo un argomento alle polemiche già in atto
Conto alla rovescia finito per la Festa Medievale a Fossanova, borgo di Priverno. L’abbazia cistercense, l’architettura del borgo rimasto intatto, la storia degli ultimi giorni di San Tommaso d’Aquino rappresentano gli elementi costituenti di un evento che dalla sua prima edizione richiama nel borgo migliaia e migliaia di turisti pronti ad immergersi in una sorta di viaggio nel tempo. Nel corso degli anni la festa si è trasformata e cresciuta passando attraverso varie gestioni fino all’attuale presa in mano dalla stessa amministrazione comunale che si occupa praticamente di tutto, dagli allestimenti agli artisti che si esibiscono, passando per la scelta degli espositori presenti negli stand, food, beverage e tanto altro. Tra questo tanto altro anche l’approvvigionamento elettrico. Perché sarà pure una festa medievale e nel medioevo l’energia elettrica non c’era, ma per rendere possibile la festa di oggi, garantire illuminazione, dare energia agli stand e corrente elettrica alle amplificazioni degli spettacoli, serve corrente elettrica.
Proprio per soddisfare la richiesta di energia elettrica, nei giorni scorsi sono arrivati a Fossanova una decina di gruppi elettrogeni a gasolio da 30 kilowatt ognuno che sono stati dislocati dove previsto dal progetto per poter alimentare appunto le torri faro, gli stand e tutto ciò che abbisogna di energia. La scelta di ricorrere a tali gruppi elettrogeni ha però sollevato non pochi dubbi sia sull’opportunità green che sui costi. Per funzionare, dei gruppi elettrogeni del genere, di tale potenza, richiedono un quantitativo non indifferente di gasolio che va moltiplicato per tutti e tre i giorni di feste. L’impiego di carburante fossile non appare la scelta più green possibile e neanche la più economica per i costi che il Comune ha scelto di sostenere in prima persona attingendo a risorse di bilancio.
Risorse che verranno, almeno così è nei piani, ripianate grazie ai biglietti venduti ma proprio qui arriva la seconda polemica. I prezzi dei biglietti portati ad 8 euro a persona, è sembrato a tanti un prezzo eccessivo. E poco convincente è sembrata anche la spiegazione che in tale prezzo è compreso anche il parcheggio che altrove si paga 2 euro. Tenendo per buona questa cifra e la spiegazione, in un auto in cui viaggiano quattro persone che per entrare alla festa acquistano 4 biglietti, il balzello parcheggio ammonta al costo di un intero biglietto.
Gli operatori commerciali attivi tutto l’anno del borgo hanno lamentano il mancato coinvolgimento da parte del Comune in fase organizzativa. Neppure è stato chiesto loro un parere nonostante già lo scorso anno avevano lamentato che la festa aveva portato poco ai loro guadagni a fronte di tanti problemi che restano irrisolti quest’anno.
La stessa scelta dell’Amministrazione Comunale di provvedere in house ad organizzare la festa utilizzando a fondi di bilancio e quindi soldi pubblici, è stata infine oggetto di attenzione della minoranza.
Ma la festa sta per cominciare e chi vuol essere lieto, sia!
Proprio per soddisfare la richiesta di energia elettrica, nei giorni scorsi sono arrivati a Fossanova una decina di gruppi elettrogeni a gasolio da 30 kilowatt ognuno che sono stati dislocati dove previsto dal progetto per poter alimentare appunto le torri faro, gli stand e tutto ciò che abbisogna di energia. La scelta di ricorrere a tali gruppi elettrogeni ha però sollevato non pochi dubbi sia sull’opportunità green che sui costi. Per funzionare, dei gruppi elettrogeni del genere, di tale potenza, richiedono un quantitativo non indifferente di gasolio che va moltiplicato per tutti e tre i giorni di feste. L’impiego di carburante fossile non appare la scelta più green possibile e neanche la più economica per i costi che il Comune ha scelto di sostenere in prima persona attingendo a risorse di bilancio.
Risorse che verranno, almeno così è nei piani, ripianate grazie ai biglietti venduti ma proprio qui arriva la seconda polemica. I prezzi dei biglietti portati ad 8 euro a persona, è sembrato a tanti un prezzo eccessivo. E poco convincente è sembrata anche la spiegazione che in tale prezzo è compreso anche il parcheggio che altrove si paga 2 euro. Tenendo per buona questa cifra e la spiegazione, in un auto in cui viaggiano quattro persone che per entrare alla festa acquistano 4 biglietti, il balzello parcheggio ammonta al costo di un intero biglietto.
Gli operatori commerciali attivi tutto l’anno del borgo hanno lamentano il mancato coinvolgimento da parte del Comune in fase organizzativa. Neppure è stato chiesto loro un parere nonostante già lo scorso anno avevano lamentato che la festa aveva portato poco ai loro guadagni a fronte di tanti problemi che restano irrisolti quest’anno.
La stessa scelta dell’Amministrazione Comunale di provvedere in house ad organizzare la festa utilizzando a fondi di bilancio e quindi soldi pubblici, è stata infine oggetto di attenzione della minoranza.
Ma la festa sta per cominciare e chi vuol essere lieto, sia!
10 Agosto
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