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Salario minimo: continua il confronto maggioranza - opposizione

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Nel 2023 la famiglia media italiana ha già speso 500 euro in più per mangiare rispetto all'anno precedente

Il salario minimo si conferma argomento che accende la discussione politica. Dopo i botta e risposta dei giorni scorsi, esponenti della maggioranza di governo ed esponenti dei partiti di minoranza hanno continuato in queste ore il confronto ideologico e di posizioni. 
Francesco Filini, deputato di Fratelli d'Italia: 
"Il tema del salario minimo così come posto dalla sinistra è strumentale: sarebbe deleterio fissarlo per legge. Dopo aver umiliato per un decennio lavoratori e imprese, oggi la sinistra tenta di rifarsi una verginità, ma lo fa con una battaglia che più che aiutare danneggia lavoratori e imprese. In Italia la contrattazione collettiva è molto forte, si pensi che ci sono quasi mille contratti depositati al Cnel. Per questo, è importante puntare su questa strada. Inoltre, è incontrovertibile che i salari aumentano dove c'è crescita e, dunque, è fondamentale che si punti parallelamente allo sviluppo delle imprese. Bisogna lavorare su due binari paralleli perché se le imprese stanno al palo anche i salari ne subiscono le conseguenze". 
Marco Sarracino, componente della segreteria del Partito democratico:
"La maggioranza degli italiani è favorevole al salario minino. Eppure prima il ministro Tajani con la triste storia del salario ricco e ora il ministro Musumeci che definisce il salario minimo assistenzialismo, sembrano non rendersene conto. Il governo continua a prendersela incomprensibilmente con i più deboli. Lo dimostrano queste affermazioni ma anche le scelte politiche intraprese fino ad oggi. Il Pd invece è al fianco di quegli oltre tre milioni di italiani che hanno salari inferiori ai 9 euro l'ora, e per questo continueremo a batterci in commissione Lavoro e in aula la prossima settimana, ma anche e soprattutto nel Paese". 
Intanto, Giovanni Paglia, di Alleanza Verdi Sinistra fa notare che nel 2023 sono stati spesi 500 euro in più per mangiare dalla famiglia media italiana. Spiega il responsabile economia di Sinistra Italiana:
"Da inizio 2023 ogni famiglia ha speso 500 euro in più solo per mangiare. Per chi guadagna 5 euro l'ora è la fame. Chi non vuole salario minimo, non vuole lavoratori ma schiavi Da inizio anno ogni famiglia ha speso almeno 500 euro in più solo per mangiare. Per chi guadagna 5 euro all’ora, significa fare la fame e infatti le file alla Caritas sono sempre più lunghe. Chi oggi nega il salario minimo, non vuole lavoratori, ma schiavi".
1 anno fa
Autore
Luciano Razzano

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