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Calcio e politica, la nuova manovra cancella gli sgravi

pallone in mezzo al campo

Azzerando i benefit per i calciatori ingaggiati dall'estero, le società di Serie A si troveranno a rivedere i propri conti

La nuova manovra finanziaria proposta dal Governo Meloni potrebbe avere serie ripercussioni anche nel calcio. Al contrario di quanto previsto dal Decreto Crescita 2023, la nuova riforma abolisce gli sgravi fiscali previsti per i lavoratori che arrivano dall’estero per quanto riguarda i calciatori.

Tale sgravio, che di fatto azzera il lordo degli stipendi dei calciatori a carico delle società, per i giocatori ingaggiati già nell’estate 2023 con contratto almeno di due anni, riguarda praticamente tutter le squadre del campionato di Serie A. In primis le big. Per fare alcuni esempi: Weah (Juventus), Loftus-Cheek, Reijnders e Pulisic (Milan), Thuram e Pavard (Inter), Lindstrom, Cajuste e Natan (Napoli), Aouar e Ndicka (Roma). 

18 Ottobre
Autore
Luca Morazzano

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