Serie A, dopo tre giornate ci sono tre squadre in vetta

Napoli, Roma e Milan; sono loro le tre squadre in vetta alla serie A dopo le prime tre giornate del nuovo campionato; un campionato che, così come era stato prima della sosta per le nazionali, si annuncia come un torneo nel quale oltre al tasso tecnico, incideranno molto le motivazioni.

Motivazioni come quelle che alaa Roma sono tornate altissime grazie al nuovo allenatore Josè Mourinho.

Lo Special One, che negli ultimi anni pareva aver perso la sua specialità, a Roma pare aver ritrovato la sua dimensione igliore. E’ già il condottiero della squadra capitolina e soprattutto del popolo giallorosso che lo adora in una simbiosi emozionale che sta trascinando tutti.

E così ieri, contro il Sassuolo, quando la gara pareva indirizzata al pareggio, il guizzo del Faraone ha portato i tre punti e la corsa del tecnico.

Stephan El Shaarawy ha messo la sua firma sull’incontro che solo le parate di Rui Patricio avevano tenuto in pari per i giallorossi e al gol della vittoria Josè Mourinho ha dato sfogo a tutta l’adrenalina accumulata in panchina con una corsa verso la curva Sud che ha ricordato quella del Sor Carletto Mazzone.

Lo stesso carattere era stato messo in campo dal Napoli contro la Juventus; sabato a fare la differenza allo stadio Maradona è stata soprattutto la determinazione messa in campo dai partenopei che contro la Juve erano andati addirittura sotto.

Consci della difficoltà dell’avversario, ottimamente preparati a livello caratteriale da mister Luciano Spalletti, con grande tigna e senza fretta si sono messi lì costruendo prima il pareggio (nato da un episodio ma per sfruttarlo devi creare la giusta situazione) e poi il gol della vittoria sfruttando la seconda topica bianconera di una gara che ha visto gli uomini di Allegri condizionati da una paura che l’ha fatta da padrone, rendendo difficile anche ciò che era semplice.

E il carattere, quello di Zlatan Ibrahimovic ha deciso il match del Milan che ha battuto per 2-0 una Lazio parsa invece meno determinata rispetto ad altre apparizioni.

In una serie A 2021-2022 che si è riscoperta tecnicamente più povera, oltre che più povera di Campioni rispetto allo scorso anno, dopo gli addii di Cristiano Ronaldo, Antonio Conte, Romelu Lukaku per citare i principali, era anche prevedibile.

E non è detto neanche che sia un male visto che la Nazionale, a Euro 2020 ci ha insegnato che a vincere non èp sempre la squadra più forte sulla carta, ma quella che riesce a essere la più forte sul campo, lì dove tigna e carattere possono sopperire anche alla differenza tecnica.