Superbonus, continuano i controlli dell’Agenzia delle Entrate
Sotto la lente 146 miliardi di euro corrispondenti alla somma delle cifre cumulate nelle cessioni di credito
Continuano i controlli a tappeto sui Bonus Edilizi messi in campo dall’Agenzia delle Entrate. Nello specifico, nei piani delle Autorità, c’è l’impegno a controllare il 70% di tutte le cessioni dei crediti edilizi (arrivati ad oggi ad un valore di 146 miliardi euro) per uno corrispettivo di 12,5 di operazioni. Dei 146 miliardi in questione, corrispondenti all’importo delle cessioni di credito assommate, 23,3 miliardi di euro sono stati utilizzati in compensazione sugli F24, ovvero per pagare le tasse.
La recente proroga dei bonus fino al 2025, ha segnato però un deciso cambio di rotta rispetto al passato.
Il Governo Meloni ha infatti prorogato fino al 31 dicembre 2025 il Superbonus 110% ma ha anche previsto delle aliquote decrescenti;
- il 110% sarò previsto solo per per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
- la soglia scende al 70% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024;
- scende ancora al 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, data in cui, ad oggi, il bonus della discordia tra attuale maggioranza e opposizione, andrà in pensione.
Il Superbonus è l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Commenti