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Superbonus ok per tutto il 2023 ma finisce il bonus facciate

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Nella legge di bilancio che verrà presentata dal Governo Draghi, ci sarà la proroga del Superbonus 110% a tutto il 2023 ma terminerà il bonus facciate

Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulla nuova legge di bilancio che contiene nelle sue righe anche il futuro dei bonus oltre che le nuove regole per andare in pensione.
Il bonus facciate finirà alla fine dell’anno e con esso la possibilità di avere l’agevolazione del 90% della spesa sostenuta per rifare le superfici esterne delle abitazioni purché esse siano visibili dal pubblico (che si affaccino quindi su strade, piazze così come su spiagge, laghi, ecc...) 
Il Superbonus invece, che viene attualmente contemplato come accessibile fino a al 2022, verrà prorogato a tutto il 2023 in entrambe le sue due declinazioni ovvero quella dell’ecobonus con vincolo a migliorare di due classi energetiche l’edificio oggetto dell’intervento e quella antisismica del sismabonus per aumentare la resistenza dell’edificio ad eventi sismici. 
Tali configurazioni scelte dall’esecutivo Draghi, non soddisfano però Confedilizia che chiede allo stesso Governo di mantenere il bonus facciate e prorogare il superbonus senza limitazioni
“Le indiscrezioni sulla prossima manovra di bilancio sono particolarmente negative per un settore immobiliare già duramente colpito dall’annuncio della revisione del catasto, a proposito della quale torniamo ad invitare al rispetto della decisione parlamentare del 30 giugno scorso. In particolare, destano forti preoccupazioni l’eliminazione del bonus facciate al 90 per cento e la mancata proroga del superbonus al 110 per cento per le case unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti". A sottolinearlo è il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in una nota.
"Il primo - afferma Spaziani Testa - è un incentivo utilissimo, essendo finalizzato a riqualificare le nostre città, e molto utilizzato da famiglie e imprese. Il secondo è fondamentale per rendere più sicure e più efficienti tante abitazioni frequentemente di proprietà di famiglie a basso reddito (non sono le ‘villette’ di cui si favoleggia in queste ore) e in molti casi collocate in aree a rischio sismico".
"Auspichiamo - sottolinea il presidente di Confedlizia - che le forze politiche di maggioranza inducano il Governo a rivedere le proprie scelte, che paiono finalizzate a far venir meno proprio gli incentivi più applicati. La limitazione del superbonus, peraltro, si pone in netto contrasto con le aspettative del comparto alimentate dallo stesso Esecutivo e creerà ulteriore tensione su un mercato già fortemente stressato dalla mancanza di materiali e di imprese disponibili nonché dagli aumenti spropositati dei costi degli interventi".
2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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