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Superbonus 110%, tra aumento delle materie prime e manodopera

Superbonus 110%

Il re dei bonus vacilla nonostante la proroga varata con la nuova legge di bilancio dal governo Draghi

Basterà la proroga a tutto il 2023  del Superbonus 110% per mantenere il trend di ripresa dell’intero comparto costruzioni e dell’indotto (il più ampio in Italia) ad esso correlato? Se lo stanno chiedendo in molti degli addetti ai lavori in questi giorni seguiti all’annuncio da parte del governo Draghi che il bonus 110%, sia per la sua formula legata all’efficientamento energetico, sia per la formula legata al miglioramento antisismico degli edifici, continuerà fino al 31 dicembre 2023, allungano in pratica di un anno e mezzo l’attuale scadenza che era fissata a giugno 2022.
L’aumento del costo delle materie prime e la difficoltà sempre maggiore delle ditte a rererire manodopera, rischia infatti di compromettere l’effetto rilancio che fino ad oggi i bonus avevano avuto nel mondo dell’edilizia, facendo tornare i livelli di costruzioni italiane a quelli di prima della pandemia. 
Il bonus 110, in entrambe le sue declinazioni, quella energetica e quella sismica, venne introdotto nel luglio 2020 dal governo Conte proprio con l’intento di rilanciare il comparto costruzioni in Italia. 
Con la revisione operata dal governo Draghi, sono confermati tutti e tre i modi di fruizione chs spaziano dalle 5 quote annuali di detrazione fiscale, allo sconto in fattura a favore della ditta che esegue i lavori fino alla cessione del credito a favore di un ente di credito. 
La burocrazia rende però più macchinosa la formula di accesso al beneficio lì dove la formula scelta di fruizione dell’agevolazione prevede proprio la cessione del credito così come lo sconto in fatturo.
Da inizio gennaio 2021 poi, si è registrato un aumento dei prezzi delle materie prime vertiginoso e ciò comporta due cose; la prima è che i preventivi fatti ad inizio anno sono difficilmente mantenibili dalle ditte, la seconda che i valori di spesa da richiedere a bonus  sono lievitati esponenzialmente. 
Ciò, misto alla difficoltà denunciata dalle ditte a reperire manodopera. Sta rallentando lo svolgimento dei cantieri in corsa e il posticipo di quelli che devono cominciare.   
2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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