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La Superlega se po’ fa!

Corte suprema europea

il monopolio instaurato da Uefa e Fifa e le pene inflitte ai club sono fuorilegge

Detto alla romana: la Superlega se po’ fa! È questo il senso della sentenza, più che mai esplicita e chiara emessa dalla Corte di Giustizia Europea a riguardo del monopolio attraverso cui Fifa e Uefa di fatto vietavano alle società di aderire a competizioni al di fuori della propria giurisdizione. 
Il comunicato integrale della sentenza della Corte di Giustizia Europea:

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"Le regole della Fifa e della Uefa che subordinano qualsiasi nuovo progetto calcistico fra club alla loro preventiva approvazione, come la Super League, e che vietano a club e giocatori di giocare in queste competizioni, sono illegali. Non esiste un quadro di riferimento per le norme Fifa e Uefa che ne garantisca la trasparenza, l'obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità. Allo stesso modo, le norme che conferiscono alla Fifa e alla Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a tali competizioni sono tali da limitare la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e i telespettatori dell'Unione Europea".
"La Fédération internationale de football association (FIFA) e l'Union of European Football Associations (UEFA) sono associazioni di diritto privato con sede in Svizzera. Il loro obiettivo è promuovere e definire il quadro del calcio a livello mondiale ed europeo. Hanno adottato norme che conferiscono loro il potere di approvare le competizioni calcistiche fra club in Europa e di sfruttare i vari diritti mediatici relativi a tali competizioni. Un gruppo di 12 club calcistici europei, attraverso la società spagnola European Superleague Company, desiderava creare un nuovo progetto di competizione calcistica: la Super League.
La FIFA e la UEFA si sono opposte al progetto, minacciando di imporre sanzioni ai club e ai giocatori che avrebbero deciso di partecipare. La European Superleague Company ha intentato un'azione legale contro la Fifa e la Uefa presso il Tribunale commerciale di Madrid (Spagna), sostenendo che le loro regole sull'approvazione delle competizioni e sullo sfruttamento dei diritti mediatici sono contrarie al diritto dell'UE. Avendo alcuni dubbi sulla questione in relazione, tra l'altro, al fatto che la Fifa e la Uefa detengono un monopolio su tale mercato, il tribunale spagnolo ha sottoposto la questione alla Corte di giustizia. La Corte osserva che l'organizzazione di competizioni calcistiche fra club e lo sfruttamento dei diritti mediatici sono, evidentemente, attività economiche. Esse devono quindi rispettare le regole della concorrenza e le libertà di circolazione, anche se l'esercizio economico dello sport presenta alcune caratteristiche specifiche, quali l'esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e di controllo e il potere di imporre sanzioni. La Corte osserva inoltre che, parallelamente a tali poteri, la Fifa e la Uefa organizzano esse stesse competizioni calcistiche.
La Corte afferma che, quando un'impresa in posizione dominante ha il potere di determinare le condizioni di accesso al mercato di imprese potenzialmente concorrenti, tale potere, dato il rischio di conflitto di interessi che ne deriva, deve essere soggetto a criteri idonei a garantirne la trasparenza, l'obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità. Tuttavia, i poteri di Fifa e Uefa non sono soggetti ad alcun criterio di questo tipo. La Fifa e la Uefa stanno quindi abusando di una posizione dominante. Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere considerate restrizioni ingiustificate alla libertà di fornire servizi. Ciò non significa che una competizione come il progetto Super League debba necessariamente essere approvata. La Corte, dopo essere stata interpellata in generale sulle norme Fifa e Uefa, non si pronuncia su questo progetto specifico nella sua sentenza".

21 Dicembre
Autore
Luca Morazzano

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