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La Russia nel caos dopo la ribellione della Wagner

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Arrestato il generale russo Sergei Surovikin. Smentita su Yevgheni Prigozhin estradato negli Stati Uniti

Il generale russo Sergei Surovikin, già capo delle operazioni militari in Ucraina, sarebbe stato arrestato. Lo rivela il Moscow Times, che cita due fonti vicine al ministero della Difesa di Mosca. Secondo quanto scritto oggi dal New York Times, Surovikin sarebbe stato al corrente in anticipo dei piani di ammutinamento di Yevgheny Prigozhin.

Nessun cittadino russo è soggetto a estradizione verso un altro Paese, quindi il leader del Gruppo Wagner Yevgheni Prigozhin non potrà essere consegnato agli Stati Uniti per rispondere dei crimini di cui è accusato. Lo ha chiarito la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rispondendo a una domanda in proposito: "Ogni cittadino russo ha il diritto di contare sull'assistenza della Russia per proteggerlo dai tentativi illegali di portarlo all'estero per responsabilità penali".

La precisazione è arrivata dopo che il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha ammesso che Washington vorrebbe che Prigozhin comparisse davanti a un tribunale americano per i "crimini di cui è accusato" sia in Ucraina che in Africa, dove l'organizzazione è presente.

Zakharova ha poi sottolineato che la Russia risolverà la situazione con Prigozhin e i suoi mercenari "senza commenti esterni". "Chi voleva esprimere il proprio sostegno, lo ha espresso; chi voleva aiutare, ha aiutato. Tutto questo lo ricorderemo, ne prenderemo atto e non lo dimenticheremo", ha detto.

"A monte della ribellione di Wagner in Russia c’è il conflitto tra il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, e il capo del gruppo di mercenari, Evgenij Prigozhin, nel tentativo di primeggiare sia a livello di potere, sia nella gestione delle risorse". È questa l'analisi fornita ad Adnkronos da Arduino Paniccia, presidente di Asce, Scuola di alta competizione economica, secondo cui "Prigozhin ha accusato il ministro della Difesa di non fornirgli le risorse necessarie. Shoigu riteneva infatti che le risorse dovessero essere inviate o gestite dall’esercito regolare".

Per il presidente di Asce, è chiaro che ci sono stati due elementi che sicuramente hanno spinto il capo della Wagner a tentare un golpe: in primo luogo, "la decisione di Shoigu di inglobare i mercenari direttamente sotto il suo comando dal primo luglio di quest'anno, esautorando sostanzialmente Prigozhin da ogni decisione"; in secondo luogo, "il fatto di toccare per la prima volta la parte economica e gli stanziamenti a disposizione dei mercenari, che Prigozhin considerava un bottino intoccabile anche da parte delle stesse autorità russe".

1 anno fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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