Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

USA: Harris chiude la campagna elettorale a Capitol Hill

harris_kamala_conferenza_gaza_fg_ipa.jpeg

La rivale di Trump sottolinea i rischi in caso di vittoria del suo avversario

Kamala Harris ha chiamato gli americani a "voltare pagina rispetto ai drammi e ai conflitti, alle paure e alle divisioni": rivolta ai suoi sostenitori riuniti al The Ellipse, il parco a sud della Casa Bianca, nel cuore di Washington, dove Donald Trump pronunciò il discorso al quale seguì l'assalto a Capitol Hill, il 6 gennaio 2021, Harris ha definito il suo rivale "instabile", "consumato dal rancore". Trump ha passato l'ultimo decennio a dividere gli americani e instillare in loro la paura, ha accusato Harris, che si è invece impegnata ad "essere il presidente di tutti gli americani, mettere sempre il paese al di sopra del partito e della sua persona", alla ricerca di soluzioni di compromesso e di buon senso, in ascolto di chi ha scelto di non sostenerla. "Tra meno di 90 giorni, o Donald Trump o io saremo nello Studio Ovale", ha affermato. "Se eletto, il primo giorno, Donald Trump entrerebbe in quell'ufficio con una lista di nemici. Una volta eletta, io entrerò con una lista di cose da fare piena di priorità su ciò che farò per il popolo americano". Harris ha descritto il voto come una scelta esistenziale tra le libertà che ha promesso di proteggere e il "caos e la divisione" che, ha assicurato, seguirebbero Trump alla Casa Bianca. (segue) "Donald Trump intende usare l'esercito degli Stati Uniti contro i cittadini americani che semplicemente non sono d'accordo con lui. Persone che lui chiama 'il nemico dall'interno'. Questo non è un candidato alla presidenza che pensa a come migliorare la vostra vita", "è una persona instabile, ossessionata dalla vendetta, consumata dal rancore e alla ricerca di un potere incontrollato". "La nostra democrazia non ci impone di essere d'accordo su tutto", ha proseguito. "Ci piace avere un buon dibattito. E il fatto che qualcuno non sia d'accordo con noi non lo rende 'il nemico interno'. Sono parenti, vicini, compagni di classe, colleghi di lavoro". A cento giorni dalll'annuncio con cui il presidente Joe Biden ha reso noto di non volersi ricandidare, la Harris ha ancora una volta definito l'opportunità avuta con il suo mandato di vicepresidente di Biden un "onore". Ma - ha tenuto a precisare - "la mia presidenza sarà diversa perché le sfide che dobbiamo affrontare sono diverse". "Quattro anni fa la nostra priorità come nazione era porre fine alla pandemia e salvare l'economia. Ora la nostra sfida più grande è ridurre i costi, che stavano aumentando anche prima della pandemia e che sono ancora troppo alti".
30 Ottobre
Autore
Redazione

Commenti