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Vendemmia in anticipo e poco abbondante per la siccità

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I primi grappoli di Chardonnay in Sicilia raccolti già a metà luglio

"La vendemmia quest'anno non sarà abbondante anche se le previsioni variano da territorio a territorio. Abbiamo una situazione che vede le aree del centro e del sud Italia caratterizzate da una siccità importante, ed è chiaro che con la carenza idrica aumentano le criticità nel vigneto che determinano prima di tutto una scarsa produzione e una raccolta in anticipo". Al nord invece, a causa di un eccesso di pioggia, nella scorsa primavera, le problematiche sono diverse con un accrescimento dei grappoli non perfetto e una presenza di fitopatie causate dall'umidità, come la peronospora. In questi vigneti non abbiamo una anticipo di vendemmia". E' quanto afferma Domenico Bosco, responsabile vino di Coldiretti, nell'anticipare all'Adnkronos un quadro della vendemmia 2024, in attesa di formulare una stima consolidata la prossima settimana.

Al momento è iniziata la raccolta delle uve primitive a maturazione precoce. Quindi i bianchi destinati alle basi spumanti e alcuni rossi che sono precoci, come in Puglia dove c'è un anticipo di vendemmia dovuto alla siccità ed è iniziata la raccolta del Primitivo" spiega Bosco secondo il quale "si entrerà nel pieno della vendemmia un po' in tutta Italia a partire dal 10 settembre fino agli inizi di novembre. In Italia infatti, oltre ad avere territori molto diversi da un punto di vista climatico e di latitudine, abbiamo anche una grande varietà di tipologie di uve. aggiunge l'esperto - Uve molto precoci come il Pinot grigio, o lo Chardonnay, destinato a produrre gli spumanti, che in Sicilia quest'anno sono state raccolte intorno al 20 luglio e poi arriveremo con le uve tardive in autunno inoltrato, dopo la prima decina di novembre, ad esempio con l'Aglianico in Campania e Basilicata. In Italia dunque - sottolinea Bosco - la vendemmia è molto lunga, dura oltre 100 giorni, dal 20 luglio fino al 10, 15 novembre, una caratteristica dovuta alla nostra biodiversità".

Quanto alla temuta peronospora, vero e proprio killer dei grappoli, quest'anno la situazione "non è così catastrofica rispetto all'anno scorso anche perché i viticoltori, soprattutto al nord, sono più preparati a gestire gli eccessi di pioggia. Mentre quello che caratterizza la vendemmia di quest'anno è la siccità che sta creando danni importanti nelle regioni del centro-sud, in particolare in una parte della Basilicata, nel sud della Puglia, in Calabria e in Sicilia, tanto che c'è la preoccupazione che qualche danno si porterà anche l'anno prossimo per una bassa 'lignificazione' dei tralci" sostiene Domenico Bosco.

2 Settembre
Autore
Eugenio Scribani

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