La guerra ucraina come antologia di Spoon River: Jurii Vernydub

Quando la Patria chiama l’uomo risponde. La natura umana resta la stessa. Di atti eroici (e di vigliaccheria) durante un conflitto ne sono colmi i libri di storia, solo che a volte non c’è spazio per raccontarle tutte. Nell’era digitale è facile diffonderle come smentirle, ma tra le tante che in questi giorni affollano l’informazione c’è la storia dell’allenatore dello Sheriff Tiraspol, l’ucraino Jurii Vernydub, che solo qualche mese fa nel girone eliminatorio di Champions League batteva a domicilio il Real Madrid, deciso a tornare in patria per dare un suo contributo. Una scelta non facile, anche perché i suoi datori di lavoro sono gli indipendentisti della Transnistria, regione che rivendica la sua autonomia all’interno della Moldavia con tanto di appoggio russo. Così, Jurii, un passato come calciatore nello Zenith San Pietroburgo (la città natale di Putin…), ha salutato tutti e a 56 anni è corso a imbracciare un’arma per difendere la sua Ucraina dall’invasore russo. Una sorta di antologica di Spoon River, dove di diritto dovrebbero entrare anche i soldati russi.