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I missili russi non soffrono di ritardi

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Dopo l'attacco russa alla diga sul Dnipro di Zaporizhzhia il premier ucraino invita la Ue e gli Usa a fare presti per gli aiuti militari

La diga sul Dnipro di Zaporizhzhia, la più grande di tutta l'Ucraina, non è stata risparmiata dai massicci raid russi delle scorse ore. Secondo Ukrhydroenergo, l'operatore statale ucraino dell'energia idroelettrica, non c'è rischio di una rottura anche se è in corso un incendio. "I servizi di emergenza stanno lavorando sul posto, affrontando le conseguenze di numerosi attacchi aerei", ha affermato la società, precisando che il traffico attraverso la diga è bloccato.

"La Russia ha lanciato nella notte oltre 60 droni Shahed e quasi 90 missili differenti contro l'Ucraina". Lo denuncia via X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che gli "obiettivi dei terroristi russi" sono "centrali elettriche, linee di approvvigionamento energetico, una diga idroelettrica, normali palazzi e persino un filobus". "La Russia è in guerra con la vita quotidiana delle persone", incalza, con le "condoglianze ai cari delle persone uccise da questo terrore".

"In tutte le città colpite dall'attacco, sono stati già mobilitati i servizi necessari. Soccorritori, tecnici, autorità locali e regionali, polizia e servizi pubblici stanno aiutando le persone", prosegue il presidente ucraino, con un riferimento alle zone di Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Poltava, Dnipro, Odessa, Khmelnytskyi, Vinnytsia e Ivano-Frankivsk.

"I missili russi non hanno ritardi, al contrario dei pacchetti di aiuti per l'Ucraina. I droni Shahed non hanno indecisioni, a differenza di alcuni politici - insiste Zelensky - E' cruciale che si comprenda il prezzo dei ritardi e delle decisioni rinviate. I sistemi Patriot devono proteggere Kharkiv e Zaporizhzhia, la difesa aerea serve per proteggere persone, infrastrutture, case e dighe. I nostri partner sanno esattamente cosa serve. Possono sostenerci. Sono decisioni necessarie. Bisogna proteggere la vita dai barbari di Mosca".

22 Marzo
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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