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Covid: in Africa è stato violato il diritto alla vita

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Il Continente Nero ha pagato il conto più crudele: ha il tasso di vaccinazione più basso al mondo

"La devastazione causata in molti stati del Sud globale dalla collusione tra giganti aziendali e governi occidentali è stata preceduta dal crollo di sistemi sanitari, economici e di assistenza sociale trascurati per decenni. A pagare il conto più crudele è stato il continente africano: questo è il motivo per cui Amnesty International ha deciso di lanciare il Rapporto 2021-2022 in Sudafrica". Così Amnesty International in occasione del lancio della sua analisi annuale sulla situazione dei diritti umani nel mondo.

"Con meno dell’otto per cento della sua popolazione pienamente vaccinata alla fine del 2021 - sottolinea l'organizzazione -, l’Africa ha il tasso di vaccinazione più basso al mondo, a causa delle insufficienti forniture provenienti dallo strumento di facilitazione Covax, dal Fondo di acquisizione dei vaccini per l’Africa e dalle donazioni bilaterali. Le campagne vaccinali hanno vacillato o sono proprio fallite in stati dai sistemi sanitari già inadeguati".

In Sudafrica, secondo dati del maggio 2021, circa 750.000 bambine e bambini avevano abbandonato l’istruzione, un numero tre volte superiore al periodo pre-pandemico. In Vietnam, le lavoratrici migranti hanno lamentato insufficienza alimentare e impossibilità di accedere ad altri servizi fondamentali. In Venezuela, la pandemia ha peggiorato la preesistente emergenza umanitaria: lo scorso anno il 94,5 per cento della popolazione viveva con un reddito da povertà, il 76,6 in estrema povertà.

“In molti stati, le persone già marginalizzate hanno pagato il prezzo più alto di politiche che hanno deliberatamente scelto di privilegiare i pochi. Il diritto alla salute e quello alla vita sono stati violati su scala massiccia, milioni di persone si sono trovate a non sapere come fare ad arrivare alla fine del mese, molte altre sono rimaste senza dimora, le bambine e i bambini hanno perso l’istruzione, la povertà è cresciuta”, ha commentato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

“Il fallimento globale nella costruzione di una risposta altrettanto globale alla pandemia ha anche seminato il terreno per più grandi confitti e per una maggiore ingiustizia. Aumento della povertà, insicurezza alimentare e strumentalizzazione della pandemia da parte dei governi per reprimere il dissenso e le proteste: ecco cosa è stato piantato nel 2021, annaffiato dal nazionalismo vaccinale e fertilizzato dall’avidità degli stati più ricchi”, ha aggiunto Callamard.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacometti

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