La storia di mamma Alice e del cagionevole Djokovic
Una donna italiana per vaccinare la figlia di 9 anni ha guidato dal Kent fino a Milano mentre il campione serbo ha goduto di un'esenzione per giocare un torneo
Due storie che si incrociano in nome della lotta al Covid. Quella di Alice Colombo, che da Maidstone, Kent, si è messa al volante della sua auto e ha portato la figlia di 9 anni a vaccinarsi a Milano. La donna ha evitato gli aerei per possibili contagi ed ha guidato per 13 ore, permettendo alla figlia una dose di vaccino finora negata in Inghilterra, dove non è inoculato sotto gli 11 anni. "Temo meno i possibili effetti collaterali di un vaccino di cui sappiamo molto, rispetto a una malattia di cui sappiamo molto poco" il commento di cuore di mamma.
E poi c'è l'altra storia, un misto di arroganza e superficialità, come quella del tennista Novak Djokovic, novello Marchese del Grillo. Il campione serbo, che gode probabilmente di una salute cagionevole, ha ottenuto un'esenzione da vaccino antiCovid per partecipare agli Australian Open, pass poi negato per le polemiche scaturite.
Il tempo di volare dall'altra parte del mondo è stato poco superiore a quello impiegato in auto da mamma Alice per raggiungere il centro vaccinale di Milano. Da una parte la lotta per la prosecuzione della specie, dall'altra un cattivo maestro.
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