Ancora sbarchi a Lampedusa, il sindaco: “Sotto controllo”

A Lampedusa è sempre più emergenza sbarchi. Intorno alle 23 del 27 settembre sono approdate sull’isola 681 persone. La Guardia di Finanza ha fermato la loro imbarcazione a 8 miglia dalla costa, procedendo poi allo sbarco sul molo commerciale. Tutti i migranti, tra i quali 15 donne, sono stati trasferiti all’hotspot di Contrata Imbriacola. Nella notte, verso l’1 e 30, è giunta poi sull’isola una motovedetta delle Fiamme Gialle con circa 30 migranti a bordo provenienti dalla Tunisia e recuperati a 3 miglia da Lampedusa. La notte è proseguita con altri sbarchi di 8, 12 e 17 persone, mentre intorno alle 10.30 di questa mattina sono arrivati altri 50 uomini provenienti da Egitto e Gambia.

Intorno alle 13.30 di oggi 28 settembre è attesa a Lampedusa la nave quarantena Aurelia, partita da Augusta per alleggerire il peso delle oltre 1000 persone presenti nell’hotspot di contrada Imbriacola, che ha una capienza di 250 posti. L’imbarco sulla nave quarantena dovrebbe essere effettuato entro la serata di oggi.

Le parole del sindaco

In merito alla situazione sull’isola più grande delle Pelagie, è intervenuto ad AdnKronos il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello. 

L’amministratore ha rilevato che "Il fenomeno migratorio continua a non essere affrontato, se ne parla solo in occasione di questi maxi sbarchi. Tutti si mobilitano per i rifugiati, mentre i migranti economici sono totalmente ignorati, lasciando che a occuparsi del problema sia l'Italia"

Il primo cittadino parla di una “Situazione sotto controllo – in quanto - Gli sbarchi a Lampedusa non sono una novità, il punto è che stiamo affrontando il problema dell'accoglienza ma non quello delle migrazioni”. Riferendosi alla sua richiesta di un incontro con il premier Mario Draghi, Martello conclude dicendo di non avere avuto “Nessuna risposta all'appello”, che doveva servire ad “affrontare il fenomeno delle migrazioni attraverso lo sguardo di un territorio di frontiera”.

Il problema che pone Martello è rilevante e complesso. Tuttavia, per affrontare un problema grande come quello delle migrazioni, il bisogno, ancor più che di una sacrosanta politica comunitaria, sarebbe di un’azione di accoglienza di tutti gli stati avanzati.