Allarme anestesisti: 'Tra 3 settimane terapie intensive piene'
Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani, lancia l'allarme per i dati in rosso
Sta cambiando l'identikit di chi arriva in terapia intensiva? "Abbiamo sempre il 75-80% dei pazienti che è non vaccinato - risponde Vergallo - C'è uno zoccolo duro che manifesta incrollabili certezze anche davanti al rischio di non uscire dalla terapia intensiva, poi c'è anche chi alla fine capisce che ha sbagliato a non vaccinarsi".
Ad allarmare gli anestesisti è anche l'assistenza no-Covid che oggi "sta soffrendo molto", rimarca Vergallo: "Non dimentichiamo che quanto più l'ospedale soffre per la pressione dei pazienti Covid, tanto più subisce un contraccolpo la capacità di erogare l'assistenza e le cure ai pazienti non Covid".
"Sotto il profilo sanitario, l'abbiamo visto in Germania, è più efficace un lockdown per i non vaccinati che andare a ridurre la quarantena per i contatti di un positivo. Ma sono scelte che deve fare la politica, tenendo conto anche di un equilibrio con le attività economiche e sociali del Paese" continua Alessandro Vergallo, commentando l'ipotesi che domani il Cts decida per una riduzione della quarantena per i vaccinati che hanno avuto un contatto con un positivo.
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