Alimenti e integratori salvati dal macero
Sulla sostenibilità prende piede il progetto Comifar: alimenti, integratori e baby food salvati dal macero
Ben 850 referenze, tra alimenti per celiaci, integratori e baby food saranno salvati dal macero ogni settimana: Gruppo Comifar, con quasi 2000 dipendenti e oltre 11.000 farmacie servite, ha ideato e applicato, con un progetto speciale partito ad aprile 2023, una nuova politica sui resi da clienti e fornitori che consentirà, oltre che di risparmiare sulle emissioni di CO2, anche di collaborare con enti benefici, tra cui il Banco Alimentare.
In ambito wholesale la distruzione della merce resa, di norma inviata a macero e/o smaltimento, è una pratica consolidata da tempo, eppure, molti dei prodotti resi da clienti e fornitori, alimenti, baby food, integratori ma anche dispositivi medici, hanno ancora una vita residua prima della scadenza, dunque, non solo possono ancora essere consumati, ma evitare di distruggerli consente anche di evitare ulteriori emissioni di CO2.
Un progetto appena partito, al quale, tra i fornitori Comifar, hanno già aderito Danone Nutricia spa Società benefit, Humana Italia spa, Buona spa Società benefit, Dr. Schar ag spa, Enervit spa.
“Con questo progetto vogliamo sviluppare un sistema virtuoso e circolare, che vada nella direzione di un impegno serio, sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale - spiega Roberto Porcelli, amministratore delegato del Gruppo Comifar - per le grandi imprese è tempo di ripensare metodologie e processi guardando a uno sviluppo sempre più sostenibile, dimostrando responsabilità verso chi ha più bisogno”.
Il progetto di Comifar sta coinvolgendo, in questa prima fase, tre dei suoi grandi hub distributivi, Novate Milanese, Carinaro e Sassari, che prevedono di salvare dalla distruzione 10 tonnellate di prodotti nel corso dell’anno.
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