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Latina aderisce alla Convenzione di pianificazione urbanistica

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La Regione Lazio lo scorso anno aveva varato questa legge che consente ai Comuni di accelerare gli iter burocratici in materia urbanistica e paesaggistica

 

La Regione Lazio va oltre. Infatti, le province laziali, in particolrae Roma, hanno uno strumento incisivo che permette ai Comuni e ai territori di agire in modo veloce per quanto attiene alle tematiche urbanistiche e paesaggistiche, bypassando i consigli comunali e decidendo direttamente nelle apposite commissioni. Tra le province laziali anche Latina, comune di 130mila abitanti, seconda città del Lazio, ha aderito a questa particolare convenzione. 

Così, uno dei punti all’ordine del giorno nella Commissione Urbanistica, presieduta da Roberto Belvisi, ingegnere, consigliere comunale in forza alla Lega, era quello sull’adesione come strumento attuativo alla convenzione con la Regione Lazio per le funzioni di pianificazione urbanistica, disposta dalla legge regionale numero 19 del 2022.

Il punto, dopo che era stato afforntato con dovizia di particolari in una seduta precedente della Commissione, è stato votato all’unanimità. “Continuiamo a lavorare sodo, in perfetta simbiosi con l’assessore all’urbanistica Annalisa Muzio - spiega Roberto Belvisi -. Oggi 1° settembre, alla ripresa dopo la pausa estiva, ecco  che l’intera Commissione in uno  slancio di grande maturità ha approvato alll’unanimità questo straordinario strumento utile da parte del Comune ad accelerare ogni procedura burocratica per affrontare le sfide quotidiane di sviluppo del territorio”.

Ricordiamo che la convenzione per le funzioni di pianificazione urbanistica votata dalla Commissione, per una questione di mera trasparenza, verrà presentata anche nella prossima assise comunale e da lì inviata alla Regione Lazio.

Durante l’ultima seduta prima della pausa estiva, la Commissione aveva dato mandato agli uffici di predisporre la delibera di Consiglio comunale contenente la convenzione che il Comune dovrà stipulare con la Regione per ottenere la delega. “Si tratta di una autentica rivoluzione sulle competenze in materia urbanistica – ha ribadito il presidente della Commissione Belvisi – consentendoci di essere più veloci negli iter procedurali, sburocratizzando non poco la mole di lavoro”. Infatti, in quest’ottica le adozioni dei più importanti strumenti urbanistici, come le varianti al Prg, i Ppe e la rigenerazione urbana, a mero titolo esemplificativo, non dovranno più attendere il parere vincolante da parte della Regione Lazio ma possono essere direttamente approvati dal Consiglio comunale senza ulteriori vincoli e passaggi di competenze, agendo così in maniera diretta e incisiva sul territorio.

 

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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