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Il Papa bacia la bandiera ucraina e Macron tende la mano a Putin

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Bergoglio va anche all'ambasciata russa mentre il presidente francese non esclude di parlare ancora sia con il leader russo che con Zelensky

"Tutta la guerra è anacronistica in questo mondo e in questa fase della civiltà. Ecco perché ho anche baciato pubblicamente la bandiera ucraina. E' stato un gesto di solidarietà con i loro defunti, con le loro famiglie e con coloro che soffrono l'emigrazione". Lo ha sottolineato il Papa in una intervista a La Nacion.

Bergoglio spiega anche la sua iniziativa di andare all’ambasciata russa presso la Santa Sede: "?Sono andato da solo. Non volevo che nessuno mi accompagnasse. Era una mia responsabilità personale. E' stata una decisione che ho preso in una notte insonne pensando all'Ucraina. E chiaro, a coloro che lo vogliono vedere bene, che stavo segnalando al governo che può porre fine alla guerra in un momento successivo. Ad essere onesto, vorrei fare qualcosa in modo che non ci sia più un morto in Ucraina. Non uno di più. E sono disposto a fare tutto".

Il presidente francese, Emmanuel Macron, non ha "affatto" escluso di parlare ancora con il suo omologo russo, Vladimir Putin, se verrà rieletto all'Eliseo. "Non escludo affatto di parlare con lui", ha dichiarato Macron in un'intervista alla radio France Inter. "Me la sono posta più volte questa domanda. Penso sia nostro dovere continuare a parlare con lui", ha proseguito il presidente francese, indicando però che "prima" parlerà con il leader ucraino, Volodymyr Zelensky.

"Ad un certo punto ci sarà un cessate il fuoco e l'Europa sarà attorno al tavolo. Se non avremo parlato con Putin, i negoziatori saranno i cinesi o i turchi", ha concluso Macron, che in un'intervista ieri ha sostenuto di non avere contatti con Putin dai fatti di Bucha, a inizio aprile.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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