Destra a pezzi a San Valentino: Cupido-Berlusconi per ricostruire
Il Cavaliere si propone di rifondare la coalizione: un centro-destra più “centro” che “destra”
Settimane strane, durante le quali la destra si è appropriata della classica frammentarietà che ha caratterizzato la sinistra degli ultimi decenni (e non solo). Giorgia Meloni è “Fiduciosa che una proposta di centrodestra vinca le prossime elezioni politiche”, mentre secondo Matteo Salvini "La Lega deve dar vita a qualcosa di grande, superando egoismi e beghe. Se andiamo divisi, - sentenzia il "Capitano", ormai "Capitan-futuro" - come visto alle amministrative, vincono gli altri".
Due nomi tra i quali si inserisce un sempre in forma Cavaliere Silvio Berlusconi, che si candida in prima linea a rifondare una coalizione in pezzi, che solo qualche mese fa sembrava un colosso insuperabile in vista delle elezioni e ora, a meno di convincenti riconciliazioni, potrebbe essere condannata a non avere (ancora una volta) numeri che contano all’interno del palazzo. Una riconciliazione che, in vista di San Valentino, vede un Cupido-Berlusconi deciso a scoccare le sue frecce, dicendosi pronto a “Rifondarlo, (il centro-destra) senza escludere nessuno, ovviamente, in quanto alleanza scritta non da un notaio, ma nel cuore degli italiani”.
"I rapporti personali con Matteo Salvini e Giorgia Meloni – ha spiegato il leader Fi al settimanale Chi - sono sempre stati molto cordiali, le valutazioni politiche non sempre coincidono. Del resto, se fosse così saremmo un partito unico e non una coalizione”.
Il centro che non piace a nessuno
Per il capo di Forza Italia il modo per rilanciare il centro-destra è uno solo: “Consolidare Forza Italia e creare un centro moderato che possa aggregare e allargare i suoi confini. Un centro, saldamente ancorato al centrodestra e alternativo alla sinistra, che sia garante dei valori cristiani, dei principi liberali, della vocazione europeista, del metodo garantista".
Mentre Meloni (tra un incontro con Orban e l'altro) si chiede dove sia il centro destra dopo che "Hanno votato la legge elettorale con il Pd, stanno al governo con loro, hanno votato Mattarella del Pd” e non ha incontri previsti con Salvini, il Cavaliere prova a inserirsi con argomenti che, a dire la verità, non sembrano volti a calmare le acque, vista la posizione dei due colossi populisti.
Per Berlusconi, infatti, bisogna “Pensare al 2023, quando la maggioranza degli italiani si esprimerà per un centrodestra di governo che dovrà completare il lavoro di questi mesi. Nel frattempo, però, bisogna consolidare il buon lavoro del governo Draghi: il Paese ha bisogno di stabilità e di continuità". In questo senso, difficile pensare che un ideale governo-Meloni possa “Completare il lavoro di questi mesi” fatto da un governo contestato in lungo e in largo.
Uscite che rendono la ferita sempre più ampia, e fanno pensare che una cucitura sia lontana anche se, si sa, la natura del centro-destra è quella di mettere la polvere sotto il tappeto, sacrificando i dissidi sull’altare dei voti e del potere.
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