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Berlusconi e quel rimpianto della Russia nella Ue

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Il Cavaliere svela l'aneddoto del suo lavoro per convincere Putin e altre leader europei ad accogliere la Russia per arginare l'influenza cinese

Sono "angosciato dal fatto che in Europa e in Occidente in questo momento non abbiamo dei leader veramente capaci". Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando in occasione della presentazione dei candidati azzurri in Regione Lombardia della guerra in Ucraina e del rischio nucleare. 

"Un’Europa forte con l’entrata della Federazione Russa non siamo riusciti a costruirla. E un vero peccato, ma dobbiamo lavorarci ancora in futuro, perché non possiamo pensare che la situazione di oggi sia addirittura peggiore di quando c’era la guerra fredda. Abbiamo davanti ancora tanto lavoro da fare che non sarà un lavoro facile né di poco tempo". ha ribadito Silvio Berlusconi. 

"Avevo cercato di convincere Putin a entrare nella nostra Europa - ha ricordato Berlusconi - e non ci sono riuscito perché ci sono stati dei Paesi che pensando di perdere la loro supremazia in Europa hanno detto di no. La Russia che è uno stato europeo in tutto e per tutto, entrando in Europa e Nato avrebbe costituito una difesa assoluta nei confronti dei propositi di espansione della Cina. Mi dispiace non essere riuscito in questo intento". 

E arriva l'attacco (un po' gratuito, però) da parte di chi cerca assoluta visinbilità senza forse aver centrato la risposta da dare rispetto a questo aneddoto raccontato dal Cavaliere. "Berlusconi insiste sulla Russia in Europa, e lo fa mentre i missili russi uccidono e distruggono l’europea Ucraina. Parole irresponsabili, che indeboliscono la posizione dell’Italia in ambito UE e Nato. Il governo faccia chiarezza. Subito" scrive su twitter Filippo Sensi del Pd.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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