La Germania corre da Biden

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è partito per Washington dove incontrerà il presidente americano Joe Biden per colloqui incentrati soprattutto sull'Ucraina. "E' un'espressione della qualità delle relazioni transatlantiche e della buona cooperazione fra il presidente americano e il cancelliere tedesco il fatto che fra noi vi siano scambi e colloqui molto spesso", ha detto Scholz prima di partire.

Telefonate e video conferenze non bastano, ha proseguito Scholz spiegando che l'incontro faccia a faccia "è necessario in una situazione globale dove molte cose sono diventate molto difficili".

A Washington, Scholz incontrerà solo Biden. Successivamente concederà una intervista alla Cnn. Diversamente dal solito non sono state previste conferenze stampa dopo i colloqui alla Casa Bianca e il cancelliere non ha portato giornalisti da Berlino sul suo aereo. Questa è la seconda visita del cancelliere tedesco a Washington nei suoi 15 mesi di governo. L'altra era avvenuta all'inizio di febbraio 2022, poco prima dell'invasione russa dell'Ucraina. Anche allora la crisi ucraina era stata al centro dei colloqui.

"Il presidente Biden è ansioso di accogliere la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen il prossimo 10 marzo alla Casa Bianca". Lo rende noto la portavoce della Casa Bianca, sottolineando che l'incontro tra i due leader sarà l'occasione di discutere "la forte cooperazione" sull'Ucraina, il "coordinamento" sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici e la sicurezza energetica. "I due leader discuteranno anche - conclude la nota della Casa Bianca - il lavoro comune per affrontare le sfide poste dalla Cina".

"I leader discuteranno la forte cooperazione tra Usa e Ue per sostenere l'Ucraina e difendere la sua sovranità e democrazia, imponendo costi alla Russia per la sua aggressione", si legge nella dichiarazione della portavoce Karine Jean-Pierre. Biden e Von der Leyen affronteranno anche "il coordinamento tra Usa e Ue per combattere la crisi climatica attraverso gli investimenti in tecnologia pulita". Sul tavolo anche la "task force comune sulla sicurezza energetica europea che hanno istituito un anno fa e che ha aiutato la Ue a ridurre la sua dipendenza dai carburanti fossili della Russia ed accelerato la sua transizione green".