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Bielorussia-UE: la crisi continua mentre Minsk accusa Varsavia

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Mentre Bielorussia e UE si accusano a vicenda, per i migranti la crisi è umanitaria

Nella notte decine di migranti hanno attraversato il confine tra Bielorussia e Polonia, rompendo le barriere nelle località di Krynki e Balowieza. Il passaggio dei confini ha causato momenti di alta tensione e violenza, fanno sapere i media polacchi, informati da un portavoce delle autorità a guardia della frontiera. Le forze armate polacche hanno respinto alcuni migranti, mentre altri sono riusciti a fare ingresso in Unione Europea. 

Le accuse di Minsk

È proprio in questo scenario che si collocano le accuse che il governo bielorusso fa alla Polonia di aver usato violenza contro quattro migranti di etnia curda che erano in procinto di entrare in Polonia
Come fanno sapere le guardie di frontiera bielorusse in una nota, i migranti curdi “Sono stati arrestati in Polonia dove avevano cercato di chiedere protezione e status di rifugiato".

Le stesse autorità bielorusse hanno diffuso le foto dei migranti, che presentavano ferite e vestiti insanguinati. "A giudicare dalle numerose ferite sui corpi dei migranti, le forze di sicurezza polacche hanno maltrattato le persone e, usando la forza, le hanno spinte oltre una recinzione di filo spinato al confine con la Bielorussia" conclude la nota.

Non solo politica: altre accuse alla Bielorussia (e non solo)

Nel frattempo, sono aumentate le critiche al governo di Minsk per la gestione vergognosa del flusso di migranti, ma dal Vaticano arrivano accuse ad entrambe le parti. "La situazione dei migranti assembrati al confine tra Bielorussia e Polonia ha del paradossale. Dall'una e dall'altra parte si usano i migranti per interessi politici" ha detto monsignor Giancarlo Perego, presidente della Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana e della Fondazione Migrantes. Perego ha portato i riflettori sulla storia di queste persone, usate come pedine in un vergognoso gioco politico sulla vita delle persone.

Anche dalla Francia sono arrivate accuse a Lukashenko, dopo quelle citate ieri di Germania e istituzioni europee. Il paese guidato da Macron ha fatto sapere, attraverso una nota del Ministro degli Esteri, di essere disponibile a inasprire le sanzioni contro la Bielorussia. "Questo regime sta cercando di destabilizzare l'Unione europea incoraggiando il traffico di migranti" si legge nella nota.

Grossa preoccupazione è stata espressa anche da Unhcr (Agenzia Onu per i Rifugiati), e l’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). Le due organizzazioni hanno sottolineato la necessità di salvaguardare la vita delle persone al confine, spostando il focus sul lato umanitario.  

Nella giornata di oggi avverrà un incontro tra il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. 

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Autore
Emanuele Di Casola

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