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La blue economy sempre col vento in poppa

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Il presidente Prete (Unioncamere) guarda al futuro roseo del settore ma denuncia la sburocratizzazione e scarsità competenze come criticità

"L'Italia è un Paese bellissimo e di questo siamo fieri ma dobbiamo lavorare perché sia sempre più bello e sostenibile. Il tema della sostenibilità lo affrontiamo da tempo come camere di commercio che si sposa benissimo con il tema della blue economy che conta 220mila aziende che danno lavoro a quasi un milione di occupati ed è anche un'economia giovane. Infatti, nel settore ci sono oltre 21 mila imprese capitanate da giovani". A dirlo Andrea Prete, presidente Unioncamere, in occasione degli Stati generali delle Camere di commercio sull’Economia del Mare.

"La blue economy - sottolinea - coinvolge più ambiti: turismo, pesca, industria, porti, cantieristica nautica".

"Importante - fa notare - guardare alle infrastrutture come i porti che sono strutture importantissime ma pensare che per dragarne uno servano anni. Per questo serve sburocratizzare il settore e come sistema camerale siamo impegnati per la semplificazione perché vogliamo portare al governo un book sulle esigenze delle imprese. Un'altra esigenza è quella legata alle competenze puntando sugli its prevedendo l'assunzione prima di completare il percorso formativo".

"La ricchezza prodotta dalla blue economy porta a quasi 56 miliardi di euro il valore aggiunto generato dalle quasi 225mila imprese del settore. Il rapporto sulla blue economy nasce nel 2010 un modello di riferimento in Europa per quantificare gli effetti diretti e indiretti e rappresenta la base per un processo continuativo di monitoraggio. La blue economy è una filiera costituita da diverse componenti dall'ittica alla cantieristica e nautica". A dirlo Gaetano Fausto Esposito, direttore Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, in occasione degli Stati generali delle camere di commercio sull’Economia del Mare.

"L'economia del mare - sottolinea - capovolge le dinamiche territoriale del Paese: 47,9% delle imprese si trova al il 47,9% delle imprese dell’economia del mare, vale a dire quasi la metà del totale nazionale, si trova nel Mezzogiorno (107.568 imprese), un altro 26,2% al Centro (58.755), mentre si attesta al 14,8% la quota del Nord Est e all’11,2% la quota del Nord Ovest".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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