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Il bob giamaicano e il realismo magico che supera la realtà

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Se si ha a che fare con la latinoamericanità tutto è possibile. Del resto, il realismo magico è nato lì

Quando le favole diventano realtà. Se si ha a che fare con la latinoamericanità tutto è possibile. Del resto, il realismo magico è nato lì. E continua a essere coltivato, mica solo in letteratura, anche nella vita di tutti i giorni. Ve la ricordate la Nazionale della Giamaica di bob presente alle Olimpiadi di Calgary del 1988? Ma sì, che ve la ricordate. È entrata nell’immaginario collettivo anche grazie a un film e a una pubblicità della Fiat Doblò: ‘Quattro sottozero’ raccontava la vera storia di due imprenditori americani che, vedendo in Giamaica come i ragazzini spingevano per gioco i carretti, scommisero che i nativi, dotati di una innata velocità, avrebbero potuto ben figurare nella specialità del bob, non proprio una disciplina che si pratica a quelle latitudini. Ovviamente la spedizione sportiva fu un fiasco, con il bob che a una curva si cappottò pericolosamente, ma a livello mediatico fu un successo straordinario. Siccome la storia si ripete, ma stavolta non è né farsa né tragedia, ecco che ai Giochi invernali di Pechino la Giamaica partecipa nel bob a tre specialità. Perché il realismo magico ogni volta va sempre oltre.

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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