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Il ministro Brunetta: “Dal 30 ottobre fuori dalla Pandemia”

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A Cisterna di Latina il ministro Renato Brunetta descrive l'Italia come una locomotiva in continua crescita e lancia un'ottimistica previsione sanitaria

L’Italia locomotiva d’Europa? Chissà. Non lo dice apertamente ma Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, lo ha lasciato intendere ieri sera a Cisterna di Latina (Latina). Catapultato da Roma nel profondo Agro Pontino per sostenere il cognato Antonello Merolla, candidato sindaco della cittadina pontina, è salito in cattedra ed ha tenuto una lectio magistralis sul futuro del Paese. Si compiace, il ministro Brunetta, che dal 15 ottobre il lavoro nei luoghi pubblici torni full time, in modo che l’Italia riparta, continua a nominare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e applaude alla task force che permetterà all’Italia di essere un luogo Covid free, considerate le alte percentuali di vaccinati. Ma andiamo con ordine.

È vero che si è in campagna elettorale ma le parole del ministro Brunetta hanno un autentico peso, sono incisive, non sono gettate a caso come sillabe masticate in una sera di inizio autunno (afoso) alla periferia dell’Impero.

Il Paese sta crescendo, è al 6%, lo dicono i dati e il ministro Brunetta snocciola i numeri. “Questo andamento non accadeva dagli anni ’60 –sottolinea-. Certo, si viene da un momento negativo, ma l’anno prossimo registreremo un +4-5%, così nei primi 6 mesi avremo recuperato tutto quello che è stato perso con la tragedia della Pandemia. Ve ne sarete accorti, sta cambiando proprio l’immagine dell’Italia nel mondo: da Wembley a Wimbledon passando per Tokyo. Direte, cosa c’entra lo sport? Ebbene, ha un fortissimo valore simbolico, ha la capacità di unificare le comunità, di dare un segnale distensivo, tant’è che l’Italia oggi è un Paese dove poter investire. Questo proprio perché l’Italia è un Paese credibile, grazie al premier Draghi e alle riforme che stiamo attuando e per cui l’Europa ci sta premiando con tanti soldi in cambio: ben 220 miliardi. Tanti soldi non si erano mai visti e questo perché Draghi è un leader e il suo governo è credibile agli occhi dell’Europa”.

Applaude al lavoro del governo Draghi (e quindi a se stesso), primo ministro con “cui collaboro da 40 anni” dice, a cui augura lunga vita. “Non nascondo che stiamo vivendo un momento magico, certo, ci sono momenti di crisi, ma questo governo deve continuare, magari con Draghi presidente della Repubblica, così il governo potrà proseguire con ulteriori 7 anni di stabilità. L’Italia sta vivendo una congiuntura astrale estremamente favorevole, stiamo uscendo dalla Pandemia: ho preteso il Green Pass esteso, perché in questo modo metteremo in sicurezza tutta la popolazione e abbiamo il massimo del potenziale in crescita, così come ho voluto il ritorno in presenza di tutti i dipendenti pubblici, perché questo significherà avere a pieno regime il fulcro della nostra società”.

E poi quella lieve soddisfazione, quel forte ottimismo che traspare dalla certezza apodittica dei numeri. Dalla ripresa economica alla campagna di vaccinazione andata e ritorno è un attimo. “Vi faccio anche una previsione: tra due settimane con l’ultimo decreto Green Pass saremo a 2-3 punti dal livello di vaccinazione di sicurezza, con prima dose quasi al 90%. E ancora: entro ottobre completeremo la prima dose vaccinazione over dodicenni, che significa raggiungimento del primo livello di sicurezza, cioè riapertura di tutto, non soltanto fino all’80% come annunceremo a breve”.

Ecco, appunto, l’Italia descritta come una locomotiva. Per il carattere degli italiani, durerà?

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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