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L'inflazione spinge i prezzi delle case: compravendite in aumento

portachiavi casa

L'inflazione spinge i prezzi delle case ma nel terzo quadrimestre 2022 le compravendite, a quota 749mila nel 2021, sono attese in rialzo del 6,2%

L'inflazione spinge i prezzi delle case ma nel terzo quadrimestre 2022 le compravendite, a quota 749mila nel 2021, sono attese in rialzo del 6,2%. E' quanto prevede uno studio Fimaa-Confcommercio per il quale, come spiega il presidente Santino Taverna, "anche nelle fasi di aumento dei prezzi la casa, storicamente, attrae gli investitori perché rappresenta un investimento sicuro per i propri risparmi”. Le aspettative per i prossimi mesi invece sull'andamento dei prezzi profilano per la maggioranza degli agenti (73,2%) del campione intervistato, una certa stabilità nel mercato mentre gli scambi potrebbero registrare per il 48% degli agenti un decremento. Per il 31% degli intervistati invece ci si potrebbe attendere un rialzo generalizzato dei prezzi. Atteso in aumento invece, per il 53%, la domanda delle case in affitto i cui canoni registrerebbero però un andamento piatto.

Anche in questo settore però il 14,3% degli agenti immobiliare teme la riduzione del potere d'acquisto che potrebbe avere ripercussioni anche sul canone di affitto. Il mercato immobiliare dunque, secondo la fotografia scattata da Fimaa, riferito al consuntivo del secondo quadrimestre 2022 e previsioni per il terzo quadrimestre, evidenzia un mercato ancora stabile, ma con percentuali di crescita “più limitate”. Il rialzo dei tassi di interesse sui mutui, inoltre, secondo quasi il 21% delle risposte ricevute, sta mostrando i primi problematici effetti, con rallentamenti anche nel perfezionamento delle compravendite garantite dallo Stato (giovani under 36): basti ricordare che l’Eurisis a 25 anni è cresciuto, da inizio febbraio, in due mesi di 2 punti percentuali. Seguono le preoccupazioni per l’andamento complessivo dell’economia col 18,3%. Il 13% di risposte riguarda in tal caso l’economia tout court, mentre il 3,6% riguarda la perplessità sulla tenuta del sistema occupazionale ed infine l’1,7% la cattiva distribuzione dei redditi

Tra i fattori che influenzeranno il mercato immobiliare delle abitazioni nel terzo quadrimestre 2022 per il 5,5% degli intervistati è l’incertezza politica ,nazionale ed internazionale, a poter condizionare anche se non in misura rilevante l'andamento dxel mercato immobiliare seguita dall'impatto della guerra tra Russa e Ucraina (4,5% dei giudizi) e dal’incertezza e dall’esaurimento del Superbonus 110% (4,5%). Raccoglie inaspettatamente solo il 3,9% dei giudizi degli agenti immobiliari la preoccupazione per l’aumento della tassazione immobiliare; ancora meno la scarsità di immobili in offerta (3%) a dinamiche più favorevoli sul fronte delle locazioni.

Un mercato, quest'ultimo, che nel corso del 2021, ha collezionato un numero di abitazioni locate di oltre 1 milione e 365mila, quasi il 6% in più rispetto all’anno precedente. Nel secondo quadrimestre 2022, secondo il 53% dei giudizi raccolti dagli agenti immobiliari Fimaa, ad una domanda in ulteriore rafforzamento, corrisponde un’offerta in leggera flessione (46,6%), con un numero di contratti e valori dei canoni di locazione sugli stessi livelli del primo quadrimestre dell’anno.

Le previsioni per il terzo quadrimestre dell’anno, a giudizio della maggior parte degli operatori Fimaa interpellati, sono improntate sulla stazionarietà (66,4% delle opinioni per il numero di contratti ed il 58,5% per i canoni di locazione). Per i canoni di locazione, tuttavia, il 24,4% di operatori immobiliari ipotizza un incremento. “La fotografia del mercato immobiliare residenziale del secondo quadrimestre 2022 scattata dagli agenti immobiliari Fimaa mostra un comparto sostanzialmente in buona salute, trainato dalle abitazioni nuove che, essendo efficientate energeticamente, hanno segnato anche un aumento considerevole dei valori medi. Le previsioni per l’ultimo quadrimestre 2022 non fanno trasparire significative variazioni in rapporto al secondo quadrimestre dell’anno", spiega Andrea Oliva, coordinatore Ufficio Studi Fimaa.

"Il rialzo dei tassi di interesse sui mutui suggerirebbe di non attendere tempi migliori per chi intende acquistare immobili esponendosi al rischio di un rialzo dei valori. Il mercato delle locazioni nel secondo quadrimestre 2022 risulta ancora vivace, con una domanda in ulteriore crescita e un’offerta pressoché stabile. Le previsioni per il terzo quadrimestre dell’anno sono improntate sulla stabilità sia per il numero di contratti sia per i canoni di locazione, che segnalano aumenti solo nelle città metropolitane e aree limitrofe”, conclude Oliva.

“Le incertezze innescate dal conflitto russo-ucraino, con il relativo rincaro dei costi energetici e delle materie prime, se da un lato generano per alcuni compratori una posizione attendista, dall’altro rafforzano l’orientamento protettivo verso i propri risparmi. La casa, infatti, per il fatto di non subire la volatilità tipica dei prodotti finanziari attrae, storicamente, gli investitori anche nelle fasi di incremento dell’inflazione. Infatti gli immobili, da sempre, sono considerati ‘bene rifugio’", ribadisce Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa. " I tassi di interesse dei mutui e dei finanziamenti anche se in aumento sono tuttora contenuti. Negli anni ’80 e ’90 gli immobili si sono sempre compravenduti nonostante i tassi di interesse oltre il 20% sui mutui, anche per tutelare i propri risparmi. La pandemia con i lockdown ha inoltre indirizzato la domanda verso soluzioni abitative più ampie, con giardino, balcone o terrazzo oltre a spazi da dedicare allo smart working. Gli agenti immobiliari Fimaa avvertono, tra l’altro, un rinnovato interesse degli investitori verso le unità immobiliari di dimensioni contenute da utilizzare come seconde case al mare, al lago o in montagna”, conclude.

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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