La direttiva Ue green rischia di deprezzare gli immobili
L'affondo di Forza Italia sulla proposta di direttiva europea Epbd per le nuove regole sull'efficienza energetica degli immobili
La proposta di direttiva europea Epbd (Energy Performance of Buildings Directive) per le nuove regole sull'efficienza energetica degli immobili "potrebbe avere un impatto significativo sul mercato immobiliare italiano. Uno dei principali effetti potrebbe essere il deprezzamento degli edifici con classe energetiche piu basse, poiche questi edifici potrebbero non soddisfare nuovi standard minimi di efficienza energetica". Lo sottolinea la delegazione di Forza Italia nel Parlamento Europeo.
Inoltre, continuano gli eurodeputati, "il mercato immobiliare italiano è caratterizzato da una grande frammentazione della proprietà, con molti edifici di proprietà privata ed una scarsa presenza di grandi societa immobiliari. Questa situazione renderà più difficile l'adozione di misure efficaci per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, in particolare nei centri storici dove spesso la presenza di difformità urbanistiche rende difficile intervenire".
"Le disposizioni contenute nella proposta - aggiungono - prevedono interventi obbligatori sugli edifici con tempistiche troppo strette che, considerato il patrimonio edilizio italiano costituito di edifici storici spesso situati in aree archeologiche e ambientali, costituirebbe costi più elevati e procedure più complesse e lunghe".
"Nella maggior parte dei casi residenziali - proseguono gli europarlamentari azzurri - in Italia gli interventi richiesti saranno tecnicamente non realizzabili a causa delle caratteristiche degli edifici. Cio comporterebbe anche una perdita di valore della maggior parte degli immobili italiani con un impoverimento generale delle famiglie".
"Riteniamo - continuano - che la tempistica della tabella di marcia debba essere rivista. Le scadenze per il rinnovamento e l'efficientamento energetico degli edifici sono troppo ambiziose e non permettono all'intera catena di produzione di adeguarsi ai nuovi standard europei".
"Bisogna quindi assicurarsi che i criteri di applicazione ed efficienza energetica siano tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibili per gli edifici storici e non applicare le disposizioni tout court", concludono.
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