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Pugno duro sui trafficanti mentre gli sbarchi sono continui

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A Lampedusa si susseguono sbarchi di migranti mentre il CdM a Cutro adotta nuove disposizioni. Le reazioni estere

Non c'è tregua a Lampedusa, dove da giorni gli sbarchi si susseguono senza sosta. Trentasei ieri con 1.638 migranti arrivati in 24 ore, già 13 con 562 persone quelli registrati a partire dalla mezzanotte e sino all'alba con le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza impegnate in un vero tour de force. Due gruppi di 46 e 41 migranti sono riusciti a raggiungere direttamente l'isola e sono stati bloccati alla Guitgia e a Cala Madonna. Le altre carrette del mare, invece, sono state intercettate in mare a una distanza compresa tra le 11 e le 30 miglia dalle coste dell'isola. Il gruppo più consistente, 103 persone, tra cui 9 donne, è stato bloccato dai militari delle Fiamme gialle quando era già dentro il porto. 

Per tutti dopo i primi controlli sanitari è stato disposto il trasferimento nell'hotspot di contrada Imbriacola, ormai al collasso. Nonostante i trasferimenti disposti ieri dalla Prefettura di Agrigento d'intesa con il Viminale - l'ultimo in serata con 407 imbarcati sul traghetto che all'alba ha raggiunto Porto Empedocle -, la situazione nella struttura resta insostenibile. Sono oltre 2.500 gli ospiti a fronte di una capienza di poco inferiore ai 400 posti. 

Il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri a Cutro impone "dure misure" contro i trafficanti di esseri umani, che rischiano pene detentive fino a 30 anni. Lo scrive l'agenzia di stampa tedesca Dpa commentando il nuovo dl, nato in risposta al naufragio davanti alle coste calabresi in cui hanno perso la vita 72 migranti.

Il nuovo decreto prende di mira i "trafficanti, i cui crimini provocano la morte" dei migranti durante "trasporti irregolari" attraverso il mare, prosegue la Dpa, ricordando - come affermato dalla premier Giorgia Meloni in conferenza stampa - che le nuove misure "si applicheranno non solo ai trafficanti catturati sul territorio italiano ma in qualsiasi parte del mondo". La Dpa rimarca infine le polemiche sull'operato della Guardia costiera italiana, che è stata "pesantemente criticata nei giorni scorsi per non essere venuta in soccorso del barcone partito dalla Turchia e naufragato a Crotone".

"Italia: il governo definisce la sua politica migratoria". Titola così 'La Croix', uno dei più diffusi organi di stampa cattolica francese, all'indomani del cdm a Cutro che ha approvato un nuovo decreto legge che da una parte aumenta "notevolmente" le sanzioni per i trafficanti di esseri umani, dall'altra "semplifica le procedure per i richiedenti asilo".

"Giorgia Meloni ha svelato una politica migratoria ritenuta molto di destra dall'opposizione", prosegue il quotidiano, secondo cui "con questa iniziativa simbolica, il governo ha voluto placare le polemiche per l'assenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni nei primi giorni successivi al naufragio".

"Ma questo Consiglio dei ministri a Cutro non è piaciuto agli abitanti e ai parenti delle vittime, ancora presenti, che chiedono 'la verità sui ritardi nel soccorrere i migranti' ", evidenzia La Croix, secondo cui "il Presidente del Consiglio vuole mostrare credibilità con le istituzioni e con i suoi partner europei. Da qui l'adozione di un decreto legge le cui misure oscillano tra il pugno di ferro contro scafisti e migranti clandestini e una maggiore apertura all'accoglienza dei migranti regolari".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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