Champions: Milan e Inter chiamate al miracolo
I rossoneri ricevono il Liverpool mentre i nerazzurri, già qualificati, si giocano il primo posto col Real. Domani Dea e Juve
Sant'Ambrogio, la prima alla Scala e il Liverpool a San Siro. Gli elementi per una notte magica ci sono sono tutti, ma il Milan deve fare il Diavolo altrimenti stasera resterà confinato nel perimetro cittadino e addio Europa. E non solo, il Milan dovrà per ottenere il pass per gli ottavi di Champions League sperare che a Oporto il risultato tra i lusitani e l'Atletico Madrid non sia favorevole ai primi e augurarsi che i secondi, vincendo, non usino il pallottoliere. Insomma, è una di quelle giornate da emicrania per i tifosi rossoneri, con occhi a San Siro e orecchie in Portogallo.
Sarà anche vero che Klopp, tecnico degl inglesi, mischierà un po' le carte, perché la qualificazione è già in saccoccia, ma i Reds sono uno di quegli avversari che non ci sta mai a perdere e quando manda in campo le riserve sarebbero in realtà i titolari in un'altra squadra. Aggiungiamo che il Liverpool è secondo in Premier (ma il Milan è primo in serie A) e che i rossoneri però sino a qui hanno vinto soltanto una volta.
Animo contrapposto quello che accompagna l'Inter a Madrid: infatti la truppa di Inzaghi in serata sfiderà il Real Madrid al Bernabeu, il tempio dove non vince dal 1967 (quarti di finale, 0-2), ma è già qualificata, al pari delle merengues, che hanno in classifica 2 punti in più. Insomma, all'Inter per arrivare prima nel girone serve l'impresa, ma intanto il pass già c'è.
Domani sera si affiderà al calore del suo pubblico, oltre che all'Immacolata, l'Atalanta del Gasp, reduce da 5 vittorie di fila in campionato, forse per la prima volta candidata a recitare il ruolo di primissimo piano in serie A. Certo, che la Dea ne ha sciupate di occasioni per strappare l'ok agli ottavi di Champions, ora dovrà solo vincere contro il Villarreal, altri risultati se vuole restare aggrappata al treno d'Europa non ce ne sono.
Cuore leggero, sempre domani sera, per la Juventus, anche se discettare di leggerezza in casa bianconera di questo periodo è assai azzardato: il match non è certo proibitivo (Malmo), la qualificazione già c'è, ma si danza per il primo posto, conteso da quel Chelsea che la settimana scorsa gliene ha rifilati quattro e atteso da un non trascendentale incontro con lo Zenit San Pietroburgo. Il diktat di Allegri è prendersi il primo posto per evitare incroci pericolosissimi già al primo turno delle eliminazioni dirette, sinora fatale alla Juve dgeli ultimi 3 anni.
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