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Metti una cena mediterranea a base di gin e bollicine

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Al Waves di Gaeta una sera coi piatti dello chef Raffaele Lenti esaltati dal gin Varani e dalle bollicine della cantina Bortolotti

Metti una sera a cena al Waves di Gaeta e quando ti alzi da tavola ti senti arricchito. E sì, perché quando abbini una cucina di estrema qualità a un beverage di alto livello comprendi sempre più che il cibo è cultura. Così la serata dal titolo già di per sé evocativo come ‘Wine&Waves’ ti pone in una condizione di essere coccolato già all’ingresso di questo locale che svetta all’interno del centro commerciale Gate A di Gaeta, un inevitabile gioco di parole che consente di comprendere anche al pellegrino meno accorto che questo ‘punto di imbarco’ come è stato battezzato per lo shopping e il food non è una semplice ‘porta’ sul Mediterraneo ma un punto fermo per l’enogastronomia di estrema qualità.

E la serata di venerdì 22 marzo è scivolata proprio come una piacevole passeggiata tra i sapori che offre il mare Nostrum uniti alle bollicine venete e al gusto del gin di casa nostra. Avete letto bene: gin. Di casa nostra, aggiungiamo con una punta di orgoglio. Ma andiamo con ordine. E, dato che parliamo di tavola, facciamo ‘decantare’ piatti e calici dall’ouverture, grazie anche a una coralità di azione che parte dal puntuale maitre Luigi, si esalta con le creazioni dello chef Raffaele e si correda col sommelier Salvatore, all’occorrenza barman ‘spiritoso’.

Così, i sapori dei piatti preparati dallo stellato chef Raffaele Lenti si esaltano –ed esaltano- le bollicine della cantina Umberto Bortolotti di Valdobbiadene e il gin Varani, prodotto a Fondi dal farmacista Aurelio Varani, dove non a caso sulle etichette torreggiano i draghi di Komodo in versione baccanale.

L’entrèe è favolosa con i tesori del mare, cioè i crudi scampo, gambero rosso e ostrica, abbinata con il più classico dei long drink, vale a dire il gin tonic; si continua con la composizione tartare di tonno, esaltata da un cremoso di mozzarella che galleggia su un succo di pomodoro soffiato delicato e gustosissimo, abbinato a un classico Bortolotti brut. Il primo piatto è una combinazione che lo chef Raffaele ha realizzato con assoluta maestria: il riso Carnaroli al nero di seppia, con una delicata punta di aglio, sulla cui sommità insiste un estratto di gamberi e crudo di gamberi agli agrumi, ti riconcilia col Creato, soprattutto poi se si pasteggia con il Bortolotti extra brut Chardonnay. Dulcis in fundo ecco la fresca unione di fragola e limone, seguendo sì la tradizione dell’arte gelataia tricolore ma preparata in nome di un’esplosione delle papille gustative che ricorderemo ogni volta che penseremo al Mediterraneo e alla sua costa: le palline di semifreddo al limone più il tetto di ghiacciolo fragola e limone che le ricoprono navigano su una coulis di fragole che ti verrebbe quasi voglia di fare la ‘scarpetta’. Eccezionale. Eccezionalità resa ancora di più da un calice di Varani gin in purezza. E spendiamole due parole per l’alchimia creata dal farmacista Aurelio Varani, distillatore per diletto e amante del gin: grazie alla sua profonda conoscenza di piante aromatiche e medicinali, dopo innumerevoli prove di distillazione, nel novembre del 2021 ecco lo spiritoso parto di Aurelio, grazie a una  miscellanea che abbraccia il dominatore ginepro, più scorze d’arancia dolce e mandarino, cardamomo verde, chiodi di garofano, corteccia di china rossa, coriandolo, zenzero e, ovviamente, altri pizzichi di ingredienti segreti, impossibili da estorcere. Ne risulta un gin rotondo, caldo e speziato, dal carattere deciso ma non invadente, vellutato al palato ma anche forte e persistente. Da provare. Al pari delle bollicine Bortolotti e dei piatti di chef Raffaele.

29 Marzo
Autore
Gian Luca Campagna

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