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L'uomo e i predatori: convivenza impossibile?

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Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto interviene a Bruxelles: 'proteggere le esigenze del settore agricolo e zootecnico'

“Sono convinto della necessità, in determinate situazioni, di applicare delle deroghe per la protezione della vita umana e per contrastare i grandi carnivori anche, qualora siano soddisfatte le condizioni preliminari, uccidendo gli esemplari che mettono in pericolo l’attività umana”. È quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti intervenuto a Bruxelles al Comitato europeo delle Regioni che votava l’adozione di un parere da inoltrare alla Commissione Europea in materia di coesistenza tra uomini e grandi carnivori.

“Dobbiamo fondare le politiche di sicurezza su criteri oggettivi, rifiutando posizioni emotive che ingigantiscono la pericolosità rappresentata dai grandi carnivori: la Convenzione di Berna non è un vangelo, deve essere modificata, perché in alcune zone la presenza di grandi carnivori pone dei seri problemi alle comunità locali” ha continuato Ciambetti. “I programmi di ripristino stanno spingendo le nostre comunità rurali a coesistere con l’espansione della fauna selvatica, compresi i grandi carnivori: le nuove forme di convivenza, tuttavia, non sono sempre possibili e la condivisione di spazi si traduce in priorità concorrenti con la produzione alimentare e la promozione del patrimonio culturale. L’approccio alla coesistenza è stato in gran parte dominato da obiettivi ecologici, ma non riesce a risolvere tutte le sfide e i conflitti. Non dobbiamo dimenticare che gli agricoltori sono i veri custodi delle nostre zone rurali, è quindi necessario proteggere le esigenze del settore agricolo e zootecnico, fondamentale per lo sviluppo di molte regioni”.

18 Aprile
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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