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Il G7 contro la Russia e a favore dell'Ucraina

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A Ramsteid è in atto un incontro tra i G7: si va verso lo stop all'export verso Mosca e pronti ad accogliere l'Ucraina nella Nato. Il dissenso cinese

I Paesi del G7 stanno valutando di mettere quasi completamente al bando le esportazioni verso la Russia. Lo scrive l'agenzia di stampa Kyodo citando fonti del governo giapponese che detiene la presidenza di turno del G7.

"Ciò che è importante per porre fine all'aggressione russa il prima possibile è che il G7 rimanga unito nell'imporre severe sanzioni contro la Russia e nel fornire un forte sostegno all'Ucraina", ha detto in una conferenza stampa il segretario capo di gabinetto giapponese Hirokazu Matsuno.

''Tutti gli alleati sono d'accordo sul fatto che l'Ucraina debba entrare a far parte della Nato''. Lo ha dichiarato il Segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg dalla base di Ramstein, in Germania, dove sono riuniti gli alleati dell'Ucraina per discutere dell'ulteriore supporto necessario ad affrontare l'aggressione russa. Stoltenberg si è recato ieri in visita a sorpresa a Kiev.

Nella base aerea di Ramstein in Germania i Paesi alleati della Nato ''discuteranno della possibilità di fornire all'Ucraina vari tipi di aerei''. Lo ha anticipato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Intanto insorge il colosso cinese. Non c'è nessun Paese che ha il diritto di interferire nei rapporti tra la Cina e la Russia. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nel corso di una conferenza stampa. Quella di Wang è stata una risposta alla richiesta di commento alle parole del Segretario del Tesoro Usa Janet Yellen, secondo la quale ''l'assenza di limiti'' della Cina nella partnership con la Russia indica che Pechino non è seriamente intenzionata a contribuire per la fine della guerra in Ucraina.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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