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La Cina grida la sua innocenza sull'origine del virus

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Intanto Pechino passa al contrattacco: 'Washington invece non ha risposto a domande su suoi laboratori militari'

La Cina è stata "aperta e trasparente" sulla questione dell'origine del Covid. Così Pechino replica, attraverso la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, alle dichiarazioni dell'ambasciatore Usa in Cina a Nicholas Burns che ha chiesto alle autorità cinesi di essere "maggiore onesta" sulle origini del virus.

"Nell'indagare le origini del Covid, la Cina è stata aperta e trasparente ed ha condiviso informazioni e data con la comunità internazionale in modo veloce", ha detto Mao ricordando che Pechino "ha condiviso più dati e ricerche di qualsiasi altro Paese, fornendo importanti contributi alle indagini sulle origini del virus".

Infine, la portavoce cinese ha rovesciato sugli Usa le accuse di poca trasparenza, affermando che deve ancora rispondere "a domande e preoccupazioni riguardo a Fort Detrick ed ai suoi laboratori militari e biologici in tutto il mondo".

"Politicizzando la questione, gli Stati Uniti non discreditano la Cina invece danneggiano solo la propria credibilità - ha concluso - come ambasciatore in Cina, Burns deve fare di più per aiutare a migliorare le relazioni tra Usa e Cina e promuovere la reciproca comprensione tra i due popoli, non fare l'opposto".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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