Investire sul nucleare di quarta generazione
Il ministro Cingolani punta sull'energia alterntaiva ma "sarebbero pronte tra dieci anni e avremmo il problema degli stoccaggi dei rifiuti radioattivi"
Fermo restando il risultato del referendum sul nucleare, "dal punto di vista tecnico, non avrebbe senso iniziare la costruzione di centrali di seconda e terza generazione perché partire oggi sarebbe troppo tardi: sarebbero pronte tra dieci anni e avremmo il problema degli stoccaggi dei rifiuti radioattivi". Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a Mattino 5 news.
"Questo non vuole dire che adesso non si debba investire nello sviluppo delle nuove sorgenti che potrebbero essere dirimenti tra 10-15 anni; mi riferisco in particolare a macchine di quarta generazione che semplificando un po' sono i motori nucleari dei rompighiaccio: potrebbero essere, in un menù di mix energetico, una soluzione. E poi per il futuro più lontano bisogna seriamente investire sulla fusione", spiega.
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