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Nella corsa al Colle tra gli isterismi maschili spunta il rosa

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Aperta la corsa per il nuovo presidente della Repubblica ma è automatica caccia anche al nuovo premier di Palazzo Chigi

L’Italia è nella morsa di Omicron. Smaltito lo zampone delle festività natalizie è il tempo del tampone a tutte le ore, ma incombe sulla testa degli italiani una lotta più subdola, quella che si sta aprendo per la successione di Mattarella al Quirinale. E già, perché il premier Draghi difficilmente accetterà di confermare la sua attuale poltrona senza una sana alleanza tra partiti, preferirebbe il Colle dove però non avrebbe gli stessi poteri seppure conserverebbe il suo naturale appeal europeo. Va ricordato, infatti, che non essendo l’Italia una Repubblica presidenziale si rischia di innescare, poi, un inevitabile scontro per la leadership col futuro rappresentante di Palazzo Chigi. Ancora: spostare Draghi farà incombere lo spettro delle elezioni anticipate. E la candidatura al Colle di Berlusconi sarà di pacificazione per il centrodestra ma è chiaramente divisoria per il Paese. Con i miliardi del Pnrr che stanno entrando nelle casse statali e riversate in quelle degli enti locali, non è questo il momento di dimostrare chi ce l’ha più lungo. E forse la vera rivoluzione per azzerare quest’isterismi maschili sarà vedere, per la prima volta nella storia, sia al Colle che a Palazzo Chigi due donne. 
 
2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Gian Luca Campagna

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