Energia dal Congo ma è necessaria l'autosufficienza

L'Italia si avvia verso l'indipendenza energetica rispetto alla Russia, chiude patti con Algeria, Angola e Congo dopo le missioni dei ministri Cingolani e Di Maio, ma quello che resta fondamentale è rendersi comunque autonomi. 

“La guerra tra Ucraina e Russia ha stigmatizzato l'importanza di essere indipendenti energeticamente da paesi terzi. In Italia a mio avviso è necessario e urgente implementare la produzione da fonti rinnovabili con procedure di autorizzazione più snelle e veloci senza trasformare il settore in un far west”. Lo dichiara senza mezzi termini l'amministratore delegato di Tea energia, Raimondo Grassi, in un’intervista.

Secondo l'ad della società attiva nella progettazione e realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ''basterebbe geograficizzare gli interventi fissando le quote possibili di eolico e fotovoltaico, un vero ‘Piano regolatore nazionale’ dove già sapendo a monte la fattibilità di un impianto in un sito lo si autorizzi d’ufficio''.

Ma perchè questo avvenga, spiega l'amministratore delegato, ''è necessario e urgente avviare politiche di collaborazione tra I grandi gestori elettrici come Enel (preoccupata di perdere quote di mercato a causa del proliferare degli impianti rinnovabili), e noi costruttori affinché non vi sia più quella politica che se da una parte incentiva e predica la diffusione delle rinnovabili, dall' altra ne frena lo sviluppo con lacci burocratici per paura di perdere fatturato dalle aziende di Stato”.

Intanto ieri è stato siglato un altro accordo cruciale con la Repubblica del Congo per aumentare le forniture di gas verso il nostro Paese. "Un altro risultato, dopo l'intesa raggiunta in Algeria e quella in Angola'' ha scritto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul suo account di Twitter.

"Abbiamo fatto un importante accordo con il governo del Congo che riguarda la fornitura di gas naturale liquido in quantità importante per i prossimi anni ma anche l'economia circolare e in generale la decarbonizzazione. Saranno quindi impegni pluriennali che noi prenderemo con questo paese verso la transizione ecologica" ha affermato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, al termine della missione in Angola e Congo.

"Devo dire che anche ieri in Angola è successo qualcosa di simile" aggiunge il ministro sottolineando che "c'è un importante azione che il nostro governo sta facendo su questi paesi, in Africa, che ci consente da un lato di differenziare la fornitura di energia e gas ma anche di far partire nuove tecnologie e nuovi investimenti nel settore della transizione ecologica in queste terre che hanno moltissimo da fare e da dire in questo settore".