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I 18 mesi di guerra sono una sconfitta per tutti

Giuseppe Conte (M5S)

L'ex premier Conte si lascia andare alla banalità analizzando il conflitto russo-ucraino

"È trascorso un anno e mezzo da quando, il 24 febbraio 2022, Putin diede l'ordine scellerato di invadere l'Ucraina. È il momento di condurre un'analisi onesta, spazzando via le ottimistiche valutazioni sin qui prevalse sul fronte occidentale, alimentate da una propaganda bellicista superficiale quanto assordante". Lo scrive sui social il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in un post dal titolo "18 mesi di guerra russo-ucraina: una sconfitta per tutti".

Per l'ex presidente del Consiglio "la strategia sin qui perseguita in ambito Nato, basata su continue forniture militari all'Ucraina e sulla logica dell'escalation, non ha determinato l'auspicata sconfitta militare russa. Tutt'altro". E "la prospettiva di una destabilizzazione interna - prosegue Conte - si è schiantata di fronte al rafforzamento della leadership di Putin e alla crescita del suo consenso interno". Inoltre, osserva l'ex inquilino di Palazzo Chigi, "le sanzioni economiche e finanziarie inflitte alla Russia non l'hanno spinta alla bancarotta né tantomeno hanno piegato la sua economia. L'isolamento della Russia non si è affatto realizzato".

"Dopo un anno e mezzo di guerra - si chiede il presidente del M5S - qual è la realtà che prevale su tutte queste semplicistiche previsioni pompate dalla propaganda guerrafondaia? La realtà sono i 500 mila morti di entrambi i fronti. La realtà sono gli oltre 6 milioni di profughi ucraini che hanno lasciato il loro Paese". "La realtà - insiste Conte - è che questo conflitto nel cuore della vecchia Europa ha messo a nudo l'incapacità dell'Unione europea di elaborare una efficace strategia comune e di esprimere un'autonoma leadership, politica ed economica, evidenziando, al contrario, la subalternità dei nostri governanti agli Stati Uniti".

"Siamo stati aggrediti e derisi dalla becera propaganda bellicista con ogni tipo di accuse e dileggi", prosegue Conte nel suo post, ma "noi non vogliamo le scuse da chi ha aggredito e ci ha dileggiato. Le scuse non ci interessano. Noi vorremmo semplicemente che si ravvedano coloro che sin qui hanno mostrato i muscoli, vantandosi di avere coraggio nel far combattere agli ucraini una guerra per procura. Noi vogliamo semplicemente che questo ravvedimento li spinga ad adoperarsi con solerzia per indirizzare il conflitto verso l'unica soluzione possibile, nel segno della pace e della sicurezza internazionale".

"Dopo un anno e mezzo di guerra - si chiede il presidente del M5S - qual è la realtà che prevale su tutte queste semplicistiche previsioni pompate dalla propaganda guerrafondaia? La realtà sono i 500 mila morti di entrambi i fronti. La realtà sono gli oltre 6 milioni di profughi ucraini che hanno lasciato il loro Paese". "La realtà - insiste Conte - è che questo conflitto nel cuore della vecchia Europa ha messo a nudo l'incapacità dell'Unione europea di elaborare una efficace strategia comune e di esprimere un'autonoma leadership, politica ed economica, evidenziando, al contrario, la subalternità dei nostri governanti agli Stati Uniti".

"Siamo stati aggrediti e derisi dalla becera propaganda bellicista con ogni tipo di accuse e dileggi", prosegue Conte nel suo post, ma "noi non vogliamo le scuse da chi ha aggredito e ci ha dileggiato. Le scuse non ci interessano. Noi vorremmo semplicemente che si ravvedano coloro che sin qui hanno mostrato i muscoli, vantandosi di avere coraggio nel far combattere agli ucraini una guerra per procura. Noi vogliamo semplicemente che questo ravvedimento li spinga ad adoperarsi con solerzia per indirizzare il conflitto verso l'unica soluzione possibile, nel segno della pace e della sicurezza internazionale".

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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